Israele attende i corpi dei Bibas e di Lifshitz. "Un team di esperti per il riconoscimento"

Con la mamma e i bimbi pure l'86enne: "Per identificarli potrebbero servire giorni". Hamas: "Pronti a liberare tutti"

Israele attende i corpi dei Bibas e di Lifshitz. "Un team di esperti per il riconoscimento"
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Hamas è pronto a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani durante la seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco con Israele. Una fase che dovrebbe fermare definitivamente la guerra a Gaza. A riferirlo è il portavoce del gruppo palestinese Hazem Qassem. Qassem ha però precisato che la condizione posta da Tel Aviv ovvero che il gruppo palestinese venga rimosso dalla Striscia è «una ridicola guerra psicologica», e ha sottolineato il rifiuto del movimento di lasciare Gaza o di disarmarsi come parte di qualsiasi intesa. «Qualsiasi patto per il futuro della Striscia di Gaza avverrà tramite consenso nazionale», ha spiegato anche Qassem.

Il portavoce sembra far riferimento ai resoconti della stampa israeliana secondo cui Benjamin Netanyahu avrebbe affermato, durante una riunione del governo, che le condizioni israeliane per la seconda fase dei negoziati per il cessate il fuoco erano che Hamas fosse disarmato, non fosse presente a Gaza e impedisse all'Autorità Nazionale Palestinese di gestire il territorio dopo la guerra. Ma il quadro si complica ulteriormente. L'amministrazione Trump ha sospeso i finanziamenti all'Anp. Lo scrive il Washington Post, citando funzionari americani e palestinesi, ed è ripreso da Ynet.

E oggi per la prima volta dall'inizio della guerra, Hamas consegnerà a Israele quattro ostaggi deceduti. «Sulla base di quello che dice la Jihad islamica, ci saranno dati i corpi Shiri Bibas e i suoi due bambini, e anche di Oded Lifshitz, di 86 anni, che fu rapito in un kibbutz vicino al confine (con Gaza), come gli altri. Lifshitz era un grande militante pacifista e lavorava sempre con la gente di Gaza. Per questo la sua storia, come quella dei bambini, ci sta spezzando il cuore», ha detto il presidente di Israele, Isaac Herzog, nel suo intervento al Quirinale insieme al presidente Sergio Mattarella. Mentre emergono dettagli che aggiungono se possibile altra drammaticità. Lo stato dei resti infatti è al momento sconosciuto e gli esperti forensi dovranno stabilire non solo l'identità dei quattro ma anche le cause della morte. I risultati dovrebbero essere divulgati circa 48 ore dopo la restituzione, almeno per quanto riguarda l'identità, accrescendo ulteriormente l'ansia e il dolore delle famiglie.

Nel frattempo, il comandante della forza aerospaziale dei Pasdaran Amirali Hajizadeh, ha fatto sapere che l'Iran lancerà sicuramente un terzo round dell'operazione «True Promise» con attacchi missilistici e con droni contro lo Stato ebraico. «Il regime israeliano ha dovuto affrontare un grande fallimento nella sua difesa, nonostante fosse sostenuto da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Oman», ha sottolineato Hajizadeh.

L'anno scorso il regime degli ayatollah ha effettuato due raid missilistici contro Tel Aviv, che in risposta ha attaccato l'Iran a sua volta, distruggendo i sistemi di difesa aerea del Paese e alcuni siti militari lo scorso ottobre.

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