La metropolitana di New York si affida ai Google Pixel per prevedere i guasti

La metropolitana di New York si affida ai Google Pixel per prevedere i guasti
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“Ci vorrebbe qualcuno di intelligente”, dicono spesso i pendolari di tutti il mondo alle prese con interruzioni e ritardi dei mezzi pubblici. E la notizia è che ora di cervelli pronti all’uso ce ne sono sempre di più, grazie ai nuovi sistemi di intelligenza artificiale capaci di anticipare o risolvere i problemi che affliggono le grandi città. L’ultima news, in ordine cronologico, arriva da New York, dove la Metropolitan Transportation Authority ha stretto un accordo con Google Public Sector per utilizzare gli smartphone Pixel al servizio della comunità. In pratica, i dispositivi di Big G sono stati installati sui vagoni della metropolitana per rilevare la necessità di manutenzione dei binari, scovando in maniera predittiva i possibili guasti che possano causare imprevisti sulla linea.

TrackInspect, così si chiama il prototipo di Google che è stato offerto gratuitamente a Mta, ha avuto così tanto successo che l’azienda dei trasporti di New York ha annunciato un nuovo progetto pilota ancor più dettagliato. «Potendo rilevare precocemente i difetti nelle rotaie non si risparmia solo denaro, ma anche tempo, sia per i membri dell’equipaggio sia per i passeggeri. Questa tecnologia IA non solo rende il viaggio più fluido per i viaggiatori, ma anche per rendere più sicuro il lavoro degli ispettori dei binari, dotandoli di strumenti più avanzati». Il sistema, composto dai Pixel in custodie di plastica standard inseriti in vagoni vecchio stile, è stato dotato di sensori e microfoni per tracciare suoni e vibrazioni lungo il percorso, inviando i dati ai sistemi cloud in tempo reale. Il risultato finora arriva dalla raccolta di 335 milioni di letture, un milione di posizioni Gps e 1.200 ore di audio. E il tutto permetterà di schierare addetti alla manutenzione prima che i potenziali difetti peggiorino, riducendo così i rallentamenti della percorrenza, che nella Grande Mela sono cronici: solo nel mese di dicembre 2024 si sono registrati 42.862 ritardi, con treni che hanno saltato le fermate programmate o che sono stati improvvisamente soppressi.

Quello di New York è un esempio avanzato ma non unico. Negli Stati Uniti, per dire, il vicino New Jersey ha collaborato già nel 2023 con la società di consulenza infrastrutturale Aecom per un programma pilota per tracciare i passeggeri che salgono e scendono dai treni, fornendo dati di viaggio migliorati in tempo reale. Mentre in Cina è stato introdotto un programma per scansionare i volti dei passeggeri e abbinarli a un sistema di database, eliminando la necessità dei biglietti. E se qualcuno avesse da eccepire riguardo ai problemi di privacy, sappia che in Italia un sistema analogo è già in uso all’aeroporto di Linate, dove con una registrazione all’apposito totem si può poi avere accesso alla sicurezza e all’imbarco solamente mostrando il volto. E del resto, l’IA nella mobilità è il motore oggi anche del Tutor, il sistema che misura la velocità media dei veicoli in autostrada e che ha un epigone in Vergilius, attivo su alcune strade di competenza dell'Anas. Tecnologie che hanno dimostrato di ridurre significativamente l'incidentalità e migliorare la sicurezza stradale.

Insomma: per chi viaggia il futuro potrebbe diventare meno complicato. Tanto che, anche a Milano, è stata fatta una sperimentazione da parte di Amat in viale Monza, con la registrazione di ogni tipo di utente che passi in auto, moto, bici e a piedi. L’obbiettivo è monitorare i flussi di traffico con una telecamera in grado di tracciare tutti i mezzi della strada, monopattini compresi, che normalmente sfuggono a statistiche e verifiche dettagliate. Con l’algoritmo capace di leggere e identificare non solo automobili, furgoni e tutti i veicoli provvisti di targa, ma anche la mobilità alternativa sempre più consistente del traffico urbano.

Il risultato, a “totale prova di privacy” dice l’Agenzia per la mobilità, potrà essere utilizzato ogni volta che si vorrà affrontare una modifica alla viabilità. E le simulazioni potranno dirimere eventuali controversie assicurando un giudizio imparziale. Oltre che (artificialmente) intelligente.

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