La confessione di Eva Grimaldi e Imma Battaglia: "Entrambe vittime di molestie da bambine"

Lacrime a Verissimo per Eva Grimaldi e Imma Battaglia. Le due hanno raccontato di essere state vittime di abusi sessuali da bambine

La confessione di Eva Grimaldi e Imma Battaglia: "Entrambe vittime di molestie da bambine"
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Un momento di confessione e di grande dolore quello condiviso da Eva Grimaldi e Imma Battaglia a Verissimo. Intervistate da Silvia Toffanin, le due donne, sposate dal 2019, hanno raccontato alcuni episodi che le hanno riguardate quando erano piccole.

La prima a parlare è stata Eva Grimaldi che, visibilmente scossa, ha confessato di aver subito delle molestie quando era una bambina. Con la voce rotta dall'emozione, l'attrice ha spiegato che l'episodio era avvenuto quando lei aveva solo dieci anni. L'orco, come spesso accade, era un amico di famiglia, che aveva approfittato della confidenza avuta con la piccola per abusare di lei. "Questo amico di famiglia, un artigiano, stava preparando la casa nuova e, un giorno, mamma e papà gli dissero di portarmi a vedere questo cantiere e io ero felicissima perché mi sentivo una grande responsabilità sulle spalle", ha raccontato la Grimaldi. "Entriamo in questa casa e quest'uomo mi porta in camera e io ricordo di aver trovato stranissima questa cosa. Mi chiese di sistemarmi sulla rete del letto e cominciò a toccarmi le cosce e io gli allontanai la mano perché non volevo, allora lui mi portò in bagno e cominciò a masturbarsi e mi costrinse a guardarlo. Io piangevo disperata ma non potevo scappare", ha aggiunto. "Io l'ho detto quando lui è venuto a mancare. Avevo 30 anni. Mia mamma mi disse: 'Perché non me lo hai detto prima?' In realtà la paura dentro mi è sempre rimasta, perché lui, ogni volta che mi vedeva, mi aggrediva con questo sguardo".

Nel silenzio generale del pubblico commosso, Eva Grimaldi non è riuscita a trattenere le lacrime, tanto che la compagna Imma ha dovuto passarle un fazzoletto. A quel punto è stata propria Imma Battaglia a prendere la parola, affermando di aver subito da piccola qualcosa di simile. "Purtroppo, la stessa cosa è successa anche a me", ha dichiarato. "Un amico di famiglia, un medico mi portò nel suo studio quando avevo 12 anni e lì successe la bruttissima cosa. Io non ho mai detto cos'è capitato e lo sto dicendo solo ora perché mia mamma è venuta a mancare e non volevo darle questo dispiacere", ha precisato. "Purtroppo, non è successo solo una volta e tutti questi episodi non mi hanno più permesso di vedere gli uomini alla stessa maniera.

Denunciate sempre, e alle mamme dico di insegnare alle figlie a riconoscere le cose brutte".

Due storie di grandissimo dolore, che hanno però voluto concludersi con un identico messaggio: mai stare in silenzio, le violenze devono essere sempre denunciate.

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