
- Gwyneth Paltrow da premio Oscar sulle scende di sesso nei film: “Ora esiste una figura chiamata coordinatore di intimità, di cui ignoravo persino l’esistenza. Quando la coordinatrice di intimità [...] mi ha chiesto se fosse a suo agio con un particolare movimento, le ho risposto: ‘Tesoro, io vengo da un’epoca in cui ci si spogliava, ci s’infilava nel letto e partiva la telecamera’”. Adoro.
- Avete visto il video di Romano Prodi? Una giornalista gli ha chiesto se condivide o meno la necessità di abolire la proprietà privata, come scritto nel manifesto di Ventotene. E lui come ha reagito? Male. L’ha praticamente maltrattata, quando avrebbe potuto tranquillamente dire “no”. Ora, vi ricordate il comunicato del CdR del Corsera per un post di Andrea Stroppa? Oppure le proteste a difesa della libertà di stampa quando un qualsiasi politico risponde con poco garbo? Ecco. Io credo che a Prodi girassero i cosiddetti e può succedere anche ai più soporiferi. Però ci si attende che, dopo aver sbroccato, uno se ne renda conto e chieda scusa. Invece lui insiste, dice di non aver tirato i capelli a nessuno, pur sapendo che era pieno di telecamere, e soprattutto sostiene che la giornalista “stava dicendo cose assurde”. Bugie. Ha fatto solo una domanda, legittima, nei giorni in cui non si parla altro che di Manifesto di Ventotene.
- Ps: non è successo nulla di grave, sia chiaro. La questione poteva chiudersi dopo cinque minuti con delle banalissime scuse. Ecco il vero errore del Professore. Ma se Salvini avesse maltrattato in questo modo una cronista di Repubblica, tipo Annalisa Cuzzocrea, l’Ordine dei giornalisti avrebbe diramato una nota cinque minuti dopo. Invece muti. Che schifo: purtroppo in questo Paese illiberale non è possibile, ma viene davvero voglia di stracciare la tessera dell'Ordine per questo ignobile doppiopesismo.
- Ehm, dove sono quelli che “il sessismo”, “il sessismo”, “il sessismo”?
- Massimo Giannini invece di chiedere a Prodi un passo indietro, anche solo per salvare la faccia di quelli che scendono in piazza contro la violenza sulle donne e per la libertà di stampa, invece verga un ignobile tweet che meriterebbe un sonoro v****** e basta. Invece siamo qui a suggerire all’editorialista di Repubblica di provare almeno un minimo di vergogna. Perché se quella è una “lezione di Romano Prodi”, allora vuol dire che sono abituati a docenti davvero di bassissimo livello.
- Massimo Giannini definisce poi la collega un “povero sicario del giornalismo di regime”. Sicario è un’offesa indecente. Inaccettabile. E accusarla di essere “di regime”, in sostanza un cronista venduto, o un collaborazionista, meriterebbe come minimo una querela. Dove sono quelli che “il mestiere del giornalista è sacro”? Dove sono quelli che “fare una domanda non è mai un’offesa”? Dove sono quelli che “un politico deve rispondere ai cronisti, non scappare”?
- Ah comunque ci auguriamo tutti che se qualcuno citasse a Prodi “i versi di Maometto” lui sarebbe in grado di dire, senza se e senza ma, che le sure contenute nel libro sacro dei Musulmani non vanno applicate alla lettera. Così come il Vecchio Testamento. Un ragionamento che, sul manifesto di Ventotene, prima di scende in piazza, la sinistra non aveva fatto.
- Enrico Letta si schiera con Romano Prodi, cioè con la maleducazione. Bello schifo.
- Ma tutti quelli che “dal video si vede che non le tira i capelli”, come fate a dirlo che dai filmati circolati sinora non si vedono né la spalla, né i capelli né tantomeno la mano di Prodi? Avete le stesse capacità divinatorie di quelli che facevano le sedute spiritiche e scambiavano via Gradoli per Gradoli il paesino?
- In Guatemala comunque sono scesi in piazza per protestare contro la polizza auto obbligatoria. E ci sono riusciti. Mi sa che in Guatemala sono più avanti di noi.
- Ah, vorrei far notare che a Guido Crosetto, sempre l'altro ieri, Repubblica aveva posto la stessa identica domanda che Quarta Repubblica ha sottoposto a Prodi, solo con tono opposto (“cosa ne pensa dell’attacco di Fdi al Manifesto di Ventotene”). Dovremmo quindi dedurre che il collega è un “povero sicario del giornalista schiavo del Pd”?
- In definitiva, Prodi ha commesso tre errori. Primo: ha risposto male. Secondo: ha messo una mano addosso ad una giornalista, che sia una "paternalista" pacca sulla spalla o una tirata di capelli poco importa. Terzo: non ha chiesto scusa e insiste nella sua versione.
- Il fatto che tutti difendano Prodi, senza aver ancora visto il video completo, dimostra solo una cosa: che il Manifesto di Ventotene questi ce l'hanno nel sangue. Sono presuntiosi.
Si considerano superiori. Superiori anche alle regole (MeToo ecc ecc) che loro stessi impongono agli altri. In fondo, lo scritto di Spinelli e Rossi, può essere sintetizzato così: io so io, e voi nun siete un caz**.
Complimenti all'Autore.
Debbo dire però, per obiettività, che il professor Prodi e tutti i suoi sodali gli hanno confezionato un'ottima materia prima
Complimenti all'Autore.
Debbo dire però, per obiettività, che il professor Prodi e tutti i suoi sodali gli hanno confezionato un'ottima materia prima