
La Cina è vicina, lo sapevamo. Ma che fosse così vicina all'Occidente da essere diventata reaganiana, lo confessiamo, ci era sfuggito. Tra i tanti improbabili e imprevedibili «effetti Trump» ce n'è uno particolarmente spiazzante: il risveglio della primavera liberale. Chiariamo: da queste parti ci siamo sempre mossi a quelle latitudini e non può che farci piacere il rinnovato interesse per un pensiero tanto citato quanto bistrattato, però non ci esentiamo dal segnalare la strumentalità di questa tardiva riscoperta. Perché, al netto di repentine conversioni - le quali sarebbero comunque accolte nel migliore dei modi - il ragionamento alla base di questo novello liberismo sembra chiaro: contro Trump vale tutto, anche utilizzare come un'arma quel pensiero che fino all'altro ieri era considerato diretta emanazione del demonio.
Così, il primo ripescato in funzione antitrumpiana dalla sinistra, è il sempre detestato Ronald Reagan. Per anni lo hanno dipinto come un mostro imperialista, ma ora diffondono urbi et orbi il suo (sacrosanto) discorso contro i dazi che adesso spopola sui profili social più engagé e campeggia da giorni sulle homepage dei giornali progressisti, a partire da Repubblica (intesa quella fondata da Eugenio Scalfari). Ma la vera notizia è che lo ritwitta su X anche Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri della Repubblica popolare cinese (intesa come quella fondata da Mao Zedong) e lo rilancia subito l'ambasciata del dragone a Washington. Dunque: i comunisti utilizzano il più anticomunista tra i presidenti Usa per difendere il libero mercato dai dazi di un altro presidente Usa. Un cortocircuito da emicrania immediata. E, peraltro, lo fanno attraverso il social media di proprietà del Doge Elon Musk. Un capolavoro. Lo stesso Musk che, in evidente polemica con il suo principale Donald Trump, posta un video (anche questo sacrosanto) in cui l'economista e premio Nobel Milton Friedman, in trentasette secondi, demolisce la politica dei dazi.
Precisiamo: non ci stupisce che Musk lo faccia, anzi, è piuttosto coerente, ma siamo pronti a scommettere che, a breve, torme di post-marxisti e anticapitalisti si affanneranno a citare le frasi di uno dei massimi esponenti del pensiero liberale. Il tutto, ovviamente, in chiave antiamericana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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