La chiamata alle armi del Pd contro Elon: "Dobbiamo uscire tutti dal suo social X"

Ruotolo, fedelissimo della segretaria Schlein, lancia la resistenza. Sulla piattaforma del trumpiano Zuckerberg

La chiamata alle armi del Pd contro Elon: "Dobbiamo uscire tutti dal suo social X"
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«Ruotolo contro Musk». Che poi suona un po' come «Totò contro Maciste».

Il baffuto europarlamentare del Pd suona la carica ai suoi renitenti compagni di partito e follower social: «Che altro aspettate a lasciare la piattaforma X? Io lo ho già fatto». Pochi se ne erano accorti, in effetti. Ma Sandro Ruotolo la sua battaglia contro il tycoon super-nerd (e un po' filo-nazi) che sponsorizza Trump la aveva iniziata già settimane prima che Musk facesse - scientemente - scalpore col suo braccino modello Doctor Strangelove. Ha eroicamente sbattuto la porta in faccia a Elon, abbandonando l'ex Twitter, ormai diventato «un pericolo per la democrazia». La curiosità, un filo contraddittoria, è che per lanciare il suo eroico appello alla Resistenza anti-Musk l'incauto Ruotolo ha scelto un post su Facebook. Ossia sul social di Mark Zuckerberg, l'altro nerd supermiliardario che (oltre a farsi notare alla inauguration di Trump per l'occhio pendulo nella scollatura ipersiliconata di Lady Bezos) è trumpista quanto Musk, ma con un social network da miliardi di utenti anziché gli scarsi 50/60 milioni - bot putiniani inclusi - di X.

Per chi non lo ricordasse, Ruotolo, oggi fedelissimo di Elly Schlein (che gli ha affidato l'esoterico ruolo di «Responsabile Informazione, Cultura, Culture (sic, ndr) e Memoria (sic, ndr)», salvo poi non fargli toccar palla sull'unico tema di suo interesse, ossia le poltrone Rai), ai tempi d'oro era quello che Michele Santoro spediva a reggere il microfono nelle tele-piazze di «Samarcanda» e simili. Non proprio un fulgido esempio di informazione non faziosa, ma tant'è. Il problema è che nel suo partito, che pure grida forte al pericolo Musk, non gli danno retta: dalla stessa Schlein a Stefano Bonaccini, da Furfaro a Zan a Boldrini, per ora tutta la nuova leva Pd resta serenamente su X.

Ma, anche se non ha convinto Majorino&Co ad andarsene, Ruotolo può consolarsi. Ha dalla propria parte star più o meno del suo calibro: da Elton John a Jamie Lee Curtis, da Whoopy Goldberg a Jim Carrey, fino al The Guardian, sono moltissimi i vip del cinema, della musica e dei media che hanno deciso di disertare il social network di Musk.

In Italia non mancano gli imitatori: Pelù, Milena Gabbanelli, Elio e le Storie Tese, la Scuola Holden fondata da Alessandro Baricco.

Ieri il francese Le Monde ha annunciato l'addio, per «l'intensificarsi dell'attivismo politico» di Elon la «crescente tossicità» delle sue uscite. A differenza di Ruotolo, però, Le Monde denuncia anche la «preoccupante» deriva di Zuckerberg, quello di Facebook. E dei post dell'ex santoriano.

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