Roccaraso è una pacifica località dell'Alto Sangro, in Abruzzo, che vanta tra i migliori impianti sciistici dell'intero Appennino. D'inverno è sempre affollata di sciatori che arrivano da Napoli e dintorni, per i quali rappresenta la meta invernale più vicina geograficamente, due ore di auto. Ma nelle ultime settimane Roccaraso è diventata non solo un ennesimo caso di overtourism ma anche un caso di studio sull'influenza che hanno i social sulle nostre vite.
Lo scorso fine settimana centinaia di pullman partiti dalla Campania hanno portato a Roccaraso decine di migliaia di visitatori che hanno stravolto la vita della cittadina, bloccando il traffico e creando situazioni da gita di Pasquetta. Sui social decine di video hanno mostrato automobili bloccate da muri di persone in piedi e anche gli effetti di questa invasione: rifiuti abbandonati, oggetti urbani divelti, perfino grigliate sulla neve. Responsabile di tutto ciò è una tiktoker napoletana, Rita De Crescenzo, con 1,7 milioni di follower. La donna, che nei suoi video si mostra sempre con make up e manicure estremi certamente più curati del suo italiano a dir poco «creativo», ha postato alcuni video sulla neve abruzzese (in uno, particolarmente virale, documenta la prima sciata del figlio Checco: «Ha fatto 'a primma scesa, troppo bello, sono scioccata») rendendo virale la destinazione. I tour operator napoletani hanno fiutato l'affare cominciando a proporre gite di un giorno a cifre popolarissime (dai 15 ai 30 euro colazione inclusa) che hanno reso Roccaraso mèta da «mappatella», il classico pranzo al sacco icona pop delle «fuitine» domenicali delle famiglie napoletane.
Solo che Roccaraso non può e non vuole reggere l'impatto di un turismo «muord'e ffugge», che porta zero soldi agli operatori turistici del comprensorio. Di sciatori, infatti, nella massa dei gitanti partiti da Secondigliano, da Mellito, da Frignano, ce ne sono pochissimi. Ci sono montanari da selfie, che vogliono toccare una neve che spesso non hanno mai visto in vita loro e postare qualche scatto sui social. Il sindaco si è detto preoccupato, gli albergatori e i gestori delle piste seccati, e il prefetto aquilano Giancarlo Di Vincenzo ha disposto una stretta ai bus limitandoli a 100 al giorno.
E la signora Rita? Sentendosi un po' in colpa, ieri ha postato un altro video per suggerire ai suoi seguaci un po' di morigeratezza (diciamo che ha usato proprio questa parola): «Dobbiamo fare i bravi sennò a Roccaraso nun ce fanno sagli' cchiù». Ma le offerte delle gite al ribasso continuano e il prossimo week-end si prevede una nuova invasione di quelli che qualcuno ha ribattezzato «gli unni in doposcì».
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