Il Milan ha fermato l'Inter nella sua corsa scudetto sulle orme del Napoli. È la sua parziale soddisfazione dopo l'assedio asfissiante subito durante tutta la seconda frazione e i tre pali dei neroazzurri. L'Inter ha agguantato il pari, meritatissimo, in pieno recupero dopo una lunga rincorsa e aver capito poco del Milan in versione 4-4-2 del primo tempo ed essere finita sotto, a fine primo tempo, sulla stoccata perfida di Reijnders, sbocco di un contropiede splendido avviato da Abraham (palla recuperata su Calhanoglu da Musah) e perfezionato dall'affondo di Theo e Leao. Non è stato un semplice lampo ma il trittico finale cominciato con la deviazione di Pavard sullo scatto di Leao (festeggiato al pari di un gol salvato dal francese) e la sassata di Reijnders diretta all'incrocio con la prodezza di Sommer. Questo è forse il peccato commesso da Sergio Conceiçao nella parte finale del derby numero 242: ha tolto Leao e Pulisic per ispessire la trincea difensiva con Gabbia e lasciare Chukwueze a fare il solletico alla difesa interista. Il Milan si è difeso insomma da provinciale con quel 5-4-1 che di fatto ha sospinto l'Inter ad allagare la metà campo rossonera.
E qui è cominciata la sequenza dei pali centrati dai nerazzurri, tutti promossi da calcio d'angolo, nonostante la presenza delle torri Pavlovic e Tomori. Prima Bisseck di testa, poi Thuram con un ginocchio, quindi Dumfries ancora di testa: tre volte ha tremato Maignan, tre volte ha maledetto il destino Simone Inzaghi. Il premio è arrivato sull'ultimo assalto quasi all'arma bianca: c'è stato un rinvio sbavato da Jimenez in uscita, recuperato da Barella con un largo cross toccato di petto da Zalewski e zampata di De Vrij sotto porta. A scandire la distanza in classifica, rimasta intatta ai 16 punti iniziali, ci sono state anche le forze a disposizione in panchina. L'ultimo arrivato ad Appiano Gentile, il romanista Zalewski, ha firmato l'assist decisivo dopo che Carlos Augusto Bisseck e Zielinski avevano contribuito a schiacciare il Milan. Solo Camarda - tra i cambi a disposizione di Conceiçao - ha firmato una giocata delle sue, con un contropiede e un sinistro alto di poco.
E dire che nel primo tempo, per cambiare registro difensivo, il Milan ha provato a irretire l'attacco dell'Inter lasciando un paio di volte in fuorigioco Lautaro, finito nella trappola (due gol annullati per questo). Nella ripresa, invece di proseguire sullo stesso spartito, Conceiçao ha lasciato sotto la doccia Bennacer, rimproverato più volte, per puntare su Jimenez spostando Musah a centrocampo. Una scelta discutibile. L'effetto pratico è stato quello di arretrare, centimetro dopo centimetro, lasciando il pallino nei piedi dell'Inter.
Leao ha avuto un paio di occasioni per lanciarsi nello spazio ma le ha sprecate, Pulisic si è spento col tempo. Alla fine Inzaghi ha reclamato il rigore per un intervento di Pavlovic su Thuram: in contemporanea allo splendido recupero di Theo Hernandez. Inzaghi reclama. Coda velenosa del derby.
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