E' stato arrestato per terrorismo il 20 aprile scorso Alagie Touray, 21enne del Gambia richiedente protezione internazionale. E' stato fermato davanti alla moschea, in via Licola Mare, nella frazione omonima dei comuni di Pozzuoli e di Giugliano in Campania, nel Napoletano. Ma i fedeli musulmani del posto dicono di non averlo mai notato. L'imam: "La moschea è come un supermercato, non posso chiedere a chiunque entra chi è e come si chiama".
La Pomigliano d'arco in cui è nato e cresciuto Luigi Di Maio è conosciuta come la città delle grandi fabbriche, e la sua storia operaia l’ha resa in passato una città rossa. Le amministrazioni comunali di centrodestra che la governano da 8 anni hanno portato a soprannominarla “la ex Stalingrado del Sud Italia”. Oggi, invece, le urne ci forniscono un altro dato incontrovertibile: una Pomigliano a cinque stelle. Il M5s ha divorato voti sia al centrosinistra che al centrodestra. E molti sono gli operai storicamente di sinistra che hanno voluto dare fiducia a Di Maio e al Movimento.Siamo stati a Pomigliano, nel comitato elettorale dei grillini, per le strade e nei luoghi simbolo della sinistra. In video le dichiarazioni che abbiamo raccolto.
I Cobas anche contro Luigi Di Maio. Vanno ad attaccare un manifesto fuori al comitato elettorale di Pomigliano d'Arco e i grillini si barricano dentro. Gli attivisti M5s poi accusano i giornalisti di essere "a favore" dei manifestanti.
Napoli. La piazza di spaccio alle “case celesti”. Carabinieri arrestano 3 trafficanti. Nel video il nascondiglio della droga e i sequestri di droga e della contabilità.
I Carabinieri del nucleo Operativo della Compagnia Napoli Stella hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli -Sezione del Giudice per le Indagini Preliminari di Napoli Ufficio XIX° -su richiesta della Procura Sez. VII^ a carico di 3 soggetti ritenuti responsabili in concorso di produzione e spaccio di stupefacenti all’interno della famigerata “piazza di spaccio” delle cosiddette “Case Celesti”, la storica roccaforte del clan Marino, nel quartiere Secondigliano.
A distanza di una settimana dallo sgombero, all'ingresso di Napoli tornano i venditori abusivi di "monnezza". Un video pubblicato sui social da un residente documenta lo stato di degrado sotto Porta Nolana.
Per le baby gang arrivano i militari, ma a Napoli ci sono ancora quartieri periferici emarginati in cui la dispersione scolastica è in aumento, i servizi sociali sono insufficienti e i fondi comunali tardano ad arrivare a chi si occupa di minori a rischio.Giuseppina Conte, presidente di "Centro diunro Progetto Oasi", è costretta a rivolgersi alle banche per tenere in piedi le attività che organizza per circa 200 bambini e ragazzi a rischio del rione Sanità. Il Comune di Napoli è in ritardo di 20 mesi nel versamento di quei fondi con cui si sostiene l'associazione. I ragazzi della periferia orientale di Napoli ci hanno raccontato di quanto si sentano emarginati e di come per loro sia complicato addirittura raggiungere la scuola. Cesare Moreno, presidente dell'associazione "Maestri di strada", sostiene che in quei quartieri l'area dell'emarginazione sociale e dell'abbandono educativo è grossa e il numero delle famiglie monoparentali batte tutti i record, in una realtà in cui non c'è integrazione tra i vari strumenti di azione di tipo repressivo, preventivo e educativo, e mancano gli spazi per fare cittadinanza attiva. A Napoli "i servi sociali sono insufficienti per assicurare un sostegno allo sviluppo dei minori che vivono all’interno di contesti multiproblematici o violenti", afferma inoltre la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo "Bovio-Colletta", Anna Rita Quaglierella. Sono stati suoi alunni alcuni di quei baby camorristi della paranza dei bambini che ha preso parte alla guerra di camorra che ha insanguinato il centro storico tra il 2014 e il 2016. Oggi quei ragazzi li racconta e li ricorda con rammarico, perchè la scuola, nonostante le loro "capacità intellettive fuori dal comune" non è riuscita a distoglierli da un "destino già segnato".
In video la testimonianza del commerciante che lunedì 18 dicembre ha soccorso Arturo, il 17enne accoltellato a Napoli senza motivo da un gruppo di ragazzi. Il giovane si trovava in via Foria quando è stato accerchiato e brutalmente aggredito rimanendo gravemente ferito.
Migliaia i partecipanti al corteo che si è svolto questa mattina a Napoli per dire "no alla violenza". La manifestazione è stata organizzata per Arturo, il 17enne accoltellato lunedì scorso da quattro ragazzi.
Anziano rimasto ferito per errore in un agguato di camorra nel Napoletano. Obiettivo dei sicari era un pregiudicato, già scampato a una sparatoria l'anno scorso: è stato colpito di striscio da un proiettile. Sulla scena del crimine sono accorsi i carabinieri per i rilievi.
Il fuggi fuggi generale dopo gli spari che nella notte hanno scosso Napoli. Nel quartiere "bene" di Chiaia sei giovani sono rimasti feriti, quattro di loro con colpi d'arma da fuoco. Indaga la Squadra Mobile della Questura di Napoli