Agata Marianna Giannino

Foto profilo di Agata Marianna Giannino

Napoletana cresciuta in provincia. Nata nel 1983 ad Avellino. Mi avvicino al giornalismo dopo la laurea specialista in Finanza conseguita presso l’università Federico II. Messi da parte circa due anni di esperienze lavorative in ambito bancario-finanziario, nel 2014 inizio a collaborare con il quotidiano “Roma”, per il quale ho scritto per 4 anni articoli di cronaca, principalmente nera, negli ultimi anni anche giudiziaria. A marzo del 2017 il Giornale.it mi apre le sue porte. Da allora ho iniziato a familiarizzare con i programmi di videomaking, col solo obiettivo di raccontare storie anche attraverso le immagini. Sono una runner senza pretese. Amo scattare foto, lo faccio per diletto. Quando posso, mi impegno a titolo volontario in progetti per il sociale.

Spari durante la movida. Sette giovani feriti a Napoli, di cui quattro minorenni. Con un video il Comitato Chiaia Vive e Vivibile ha catturato i momenti immediatamente successivi alla sparatoria.

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Spari durante la movida: feriti sei giovani a Napoli

A Palma Campania, comune di 15 mila abitanti in provincia di Napoli, sono stati accertati otto casi di tubercolosi da inizio anno. Sono tutti immigrati i soggetti colpiti dalla malattia. In un'intervista, il dirigente medico dell'Asl Napoli 3 Sud, Nicola Trinchese, ci ha raccontato le difficoltà che sta incontrando per ottenere i dati necessari all'attivazione di misure profilattiche necessarie a tenere sotto controllo la patologia.

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Palma Campania, il piccolo comune con otto casi di tubercolosi in meno di un anno

Mara ha 17 anni. È cieca dalla nascita. A Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, frequenta il liceo delle scienze umane Matilde Serao, la stessa scuola che due anni fa non si era resa disponibile ad accettare la sua iscrizione. La sua storia finì su tutti i giornali, in televisione. Mara vinse la sua battaglia e ottenne di frequentare quell’istituto. Oggi, però, si trova ad affrontare nuovi disagi. L’anno scolastico per lei è cominciato in una classe formata da 34 studenti, ben 14 in più rispetto a quelli indicati dalla normativa vigente per la costituzione di classi in cui è presente un alunno disabile. Seguire le lezioni, in queste condizioni, è diventato notevolmente difficoltoso. Quella di Mara non è l’unica classe-pollaio all’interno dello stesso liceo: ce n’è anche un’altra, di 34 studenti, in cui due sono i ragazzi disabili.

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Mara, studentessa cieca in una classe-pollaio di 34 alunni

Poliziotti accerchiati e aggrediti da un gruppo di ivoriani a Napoli, in via Marvasi. Dopo un inseguimento tra i vicoli, gli agenti arrestano tre uomini della Costa D'Avorio. In video il momento finale dell’operazione: due volanti con a bordo i soggetti in stato di fermo bloccano il transito veicolare e la folla resta ad osservare.

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Aggressione dei poliziotti a Napoli: le immagini del caos

Tensioni ieri sera nel centro di Napoli. I centri sociali sono arrivati in corteo in piazza Principe Umberto e hanno tentato l'assalto al presidio di Casapound che manifestava contro il degrado al Vasto, quartiere a ridosso della stazione centrale. Sfiorata la rissa: sono volate bottiglie. Un cordone della Polizia di Stato ha evitato lo scontro.

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L'assalto dei centri sociali al presidio di Casapound: esplode la tensione al Vasto

Risse, aggressioni, prostituzione, spaccio di droga, mercatini di rifiuti ad ogni angolo, schiamazzi, luoghi di preghiera abusivi. Con questo sono costretti a convivere ogni giorno gli abitanti del popoloso quartiere Vasto, a Napoli. L'area, a ridosso della stazione centrale, incastrata tra piazza Garibaldi, il centro direzionale e la zona di Porta Capuana, è invasa da immigrati. Vengono da ogni parte del mondo. Sono per lo più africani. Molti di loro bivaccano disorientati. Alcuni passano il tempo ad ubriacarsi. Altri delinquono. Poi ci sono quelli ben integrati, vivono a Napoli da tempo, lavorano, e hanno paura degli stessi immigrati di cui si sentono prigionieri i napoletani. I residenti da tempo chiedono più controlli, ad oggi però non è cambiato nulla.

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Napoli, la casbah nel centro della città

Il Parco Verde è uno dei più grandi quartieri-ghetto di tutta l’area metropolitana di Napoli. Si trova nel comune di Caivano. Al di là dei palazzoni verdi, il 24 giugno del 2014, è stata uccisa la piccola Fortuna Loffredo, di 6 anni, scaraventata dall’ottavo piano di una degli edifici del rione Iacp. Un anno prima il fratellino delle amichette, Antonio Giglio, aveva perso la vita a 4 anni precipitando dallo stesso edificio. Fortuna era vittima di violenze carnali, gli orrori che era costretta a subire sono emersi solo dopo la sua morte. La sua tragica fine ha portato alla luce diverse storie di abusi sessuali su minori, che fanno temere per la presenza di una vera e propria organizzazione di pedofili tra quegli edifici in cui l’unica attività commerciale fiorente è quella della droga. Sono circa 6 mila gli abitanti del Parco Verde. Almeno mille sono i bambini. Cosa è cambiato per loro dopo la morte di fortuna? Come vivono? Siamo andati a vederlo.

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I bambini dimenticati di Caivano

Ala guida di uno scooter scippa una passante. Mentre compie il raid c’è il figlio di 4 anni sul motorino. È accaduto a Volla, in provincia di Napoli il 27 maggio scorso. Il presunto aggressore è stato arrestato dai carabinieri.

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Scippa una donna con il figlio di 4 anni sullo scooter

Tetto colabrodo nella nuova stazione Tav di Afragola, in provincia di Napoli. Piove nella "Porta del Sud", inaugurata dal premier Paolo Gentiloni il 6 giugno scorso. Le precipitazioni di ieri hanno fatto gocciolare acqua piovana all'interno.

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Piove nella nuova stazione Tav di Afragola
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