Agenzia Vista

(Agenzia VISTA) - Roma, 12 Febbraio 2016 - Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi incontra il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz. Fonte Chigi

Agenzia Vista
"Tannel", il tunnel in inglese di Renzi

"Signor Presidente, anzitutto devo dire che sono lieto che in tribuna vi siano anche esponenti del mondo Lgbt, un pò meno quando provocano e quando tentano di baciarsi fra di loro". È un fermo immagine, non l’unico, della travagliata giornata in Aula al Senato, dove il dibattito sugli emendamenti al ddl Cirinnà prosegue in un clima molto acceso. È Carlo Giovanardi a denunciare l’episodio, precisando che il suo sdegno "vale per gli uomini ma varrebbe anche tra uomo e donna" e, di fronte alla proteste (il Pd Cardinali gli grida "ma sei ossessionato! Devi essere rispettoso!"), chiarisce che "queste cose sono state rivolte a me e l’assistente parlamentare è dovuto intervenire, perchè provocatoriamente si baciano per provocare i senatori".

"Occorre un decoro in quest’Aula!", aggiunge Giovanardi e ribadisce, riferendosi ai banchi della maggioranza, che "se loro sono d’accordo che due uomini vengano in tribuna a baciarsi per provocare il Senato, io dico che non è decoroso! È accaduto e ringrazio l’assistente parlamentare che è intervenuto. E credo che gli italiani che mi ascoltano capiscano che cosa voglio dire". E qui è un altro senatore Dem, Fornaro, a insorgere: "Non può offendere il pubblico!". Andrea Maccarrone, uno degli attivisti del movimento Lgbt presente oggi nelle tribune dell’Aula di Palazzo Madama, risponde via Facebook: "Giovanardi si sarà commosso per il mio sguardo di sfida, o forse non apprezza la mia modesta collana o la giacca colorata, o forse la sua è solo invidia e ormai sogna baci tra uomini ovunque. Ma, purtroppo, non ci siamo baciati davvero!", ironizza. "Ma oltretutto chi ha paura di un bacio?", domanda ancora Maccarrone. Video a cura di agenzia parlamentare Vista

Agenzia Vista
L'accusa di Giovanardi: "Bacio gay in Senato"
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica