Andrea Indini

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Sono nato a Milano il 23 maggio 1980. E milanese sono per stile, carattere e abitudini. Giornalista professionista con una (sincera) vocazione: raccontare i fatti come attento osservatore della realtà. Provo a farlo con quanta più obiettività possibile. Dal 2008 al sito web del Giornale, ne sono il responsabile dal 2014. Con ilGiornale.it ho pubblicato Il partito senza leader (2011), ebook sulla crisi di leadership nel Pd, e i saggi Isis segreto (2015) e Sangue occidentale (2016), entrambi scritti con Matteo Carnieletto. Nel 2020, poi, è stata la volta de Il libro nero del coronavirus (Historica Edizioni), un'inchiesta fatta con Giuseppe De Lorenzo sui segreti della pandemia che ha sconvolto l'Italia.

Già autore di un saggio sulle teorie economiche di Keynes e Friedman, nel 2010 sono "sbarcato" sugli scaffali delle librerie con un romanzo inchiesta sulla movida milanese: Unhappy hour (Leone Editore). Nel 2011 ho doppiato l'impresa col romanzo La notte dell'anima (Leone Editore).

Le parole di Martone indignano la sinistra italiana e molti giovani perché sono vere. Nel resto del mondo gli universitari studiano e lavorano per pagarsi la retta, in Italia molti perdono tempo

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Martone indigna perché dice cose vere

Il comandante della Concordia è tornato nella sua casa a Meta di Sorrento. Ma all'indomani della scarcerazione scoppia la lite tra i magistrati. Il gip Montesarchio concede gli arresti domiciliari: "Non c'è pericolo di fuga". Ma la procura di Grosseto non ci sta e prepara il ricorso al Riesame: "Incomprensibile". I famigliari di Schettino denunciano: "Gogna mediatica". Da Padova una lettera anonima contro il capitano: "Terrone incapace". TELEFONATE TRA SCHETTINO E DE FALCO Audio 1 - Audio 2. IL COMMENTO L'Italia grintosa dei De Falco riscatta l'onore italiano di Cristiano Gatti. IL DOCUMENTO L'ordinanza del gip Montesarchio: scarica il PDF

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Concordia, Schettino torna a casa a Sorrento Ma è scontro tra i magistrati sui domiciliari

L'Ufficio di sorveglianza di Firenze firma il provvedimento. Nel 2009 Sofri scrisse: "Di nessun atto terroristico degli anni '70 mi sento corresponsabile. Dell'omicidio Calabresi sì". La vedova del commissario: "Non cambiano i miei sentimenti"

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Sofri torna in libertà dopo ventidue anni E va all'isola del Giglio
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