L’aggressione si è svolta in due distinti momenti. La prima nei pressi della stazione, dopo una discussione con due prostitute di nazionalità bulgara. La seconda dopo un incontro casuale in viale Università nei pressi di un rivenditore di kebab: feriti in modo serio i due pakistani, cui sono stati attribuiti 15 e 20 giorni di prognosi al pronto soccorso
L’aggressione si è svolta in due distinti momenti. La prima nei pressi della stazione, dopo una discussione con due prostitute di nazionalità bulgara. La seconda dopo un incontro casuale in viale Università nei pressi di un rivenditore di kebab: feriti in modo serio i due pakistani, cui sono stati attribuiti 15 e 20 giorni di prognosi al pronto soccorso
Paura per alcuni operatori del 118, intervenuti per soccorrere una donna in stato confusionale a causa di una presunta intossicazione da farmaci: con lei si trovava il violento 45enne, che subito ha minacciato i sanitari con un coltello da caccia. Le intimidazioni sono continuate anche in pronto soccorso, dove il facinoroso ha seminato il panico prima di venire finalmente arrestato dagli agenti di polizia
Paura per alcuni operatori del 118, intervenuti per soccorrere una donna in stato confusionale a causa di una presunta intossicazione da farmaci: con lei si trovava il violento 45enne, che subito ha minacciato i sanitari con un coltello da caccia. Le intimidazioni sono continuate anche in pronto soccorso, dove il facinoroso ha seminato il panico prima di venire finalmente arrestato dagli agenti di polizia
Il primo cittadino di Napoli lancia il guanto di sfida alla coalizione di governo, tentando la via dell’appello a tutti gli scontenti, politicanti e non. Da un lato tende a prendere le distanze dalle precedenti esperienze (“non si deve ricostruire il collage delle fotografie già viste”), dall’altro non chiude le porte a chi può aver contribuito a creare quel malcontento che ha portato gli italiani a voltar pagina
Il primo cittadino di Napoli lancia il guanto di sfida alla coalizione di governo, tentando la via dell’appello a tutti gli scontenti, politicanti e non. Da un lato tende a prendere le distanze dalle precedenti esperienze (“non si deve ricostruire il collage delle fotografie già viste”), dall’altro non chiude le porte a chi può aver contribuito a creare quel malcontento che ha portato gli italiani a voltar pagina
Il 50enne era già stato condannato per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e violenza sessuale nel 2016. Nonostante ciò, alla fine della pena, era tornato a convivere con la moglie, continuando a farne un bersaglio delle sue frustrazioni: l’ultimo episodio ieri, quando la donna, pestata a sangue, è arrivata in gravissime condizioni al Gemelli di Roma
Il 50enne era già stato condannato per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e violenza sessuale nel 2016. Nonostante ciò, alla fine della pena, era tornato a convivere con la moglie, continuando a farne un bersaglio delle sue frustrazioni: l’ultimo episodio ieri, quando la donna, pestata a sangue, è arrivata in gravissime condizioni al Gemelli di Roma
A dare l’avvio alle indagini, nel 2015, è stata la polizia tedesca, che ha subito segnalato il soggetto alle autorità italiane. La perquisizione domiciliare ha portato alla scoperta di circa 1300 documenti di carattere pedopornografico salvati su due dischi di memoria, e 1800 file condivisi in rete: ora il pedofilo si trova dietro le sbarre del carcere di Monza, dove sconterà una condanna ridicola
A dare l’avvio alle indagini, nel 2015, è stata la polizia tedesca, che ha subito segnalato il soggetto alle autorità italiane. La perquisizione domiciliare ha portato alla scoperta di circa 1300 documenti di carattere pedopornografico salvati su due dischi di memoria, e 1800 file condivisi in rete: ora il pedofilo si trova dietro le sbarre del carcere di Monza, dove sconterà una condanna ridicola