Da San Giovanni a San Pietro, passando per la stazione Termini, Roma è una distesa infinita di favelas, grandi e piccoli accampamenti abusivi che, nonostante gli sgomberi della polizia municipale, si riformano in poche ore.
Murales, punti di ristoro, falegnameria, teatri. A Roma, dentro l'ex sede Inpad di via Santa Croce in Gerusalemme, occupata da Action da ormai quattro anni, è possibile trovare tutto questo e molto altro ancora.
È ancora in subbuglio Montecucco, il quartiere periferico di Roma che due giorni fa è stato teatro di scontri tra militanti di Forza Nuova e le forze di polizia che stavano effettuando lo sgombero di una casa popolare, occupata da una coppia di giovani italiani per fare posto a una donna eritrea e al marito italiano
A Roma, nel centralissimo quartiere di Porta Pia, i sottopassaggi di sicurezza del Muro Torto sono diventati degli 'appartamenti privati', delle vere e proprie favelas occupate da stranieri, sbandati e tossici che spacciano droga e aggrediscono i residenti. L'emergenza sanitaria e di sicurezza sta raggiungendo livelli incredibili in uno delle aree nevralgiche della Capitale.
A Roma ancora animi accesi dopo gli scontri di giovedì. Si sono riuniti ieri i movimenti per la casa che questo pomeriggio manifesteranno per chiedere dei nuovi alloggi per i profughi eritrei sfrattati dallo stabile di via Curtatone.
Clochard che dormono sotto il Cupolone, rifiuti sparsi ovunque, rom che derubano i turisti. Questo è lo scenario tragico cui assistono i milioni di turisti che ogni anno vengono a Roma per visitare San Pietro.
Ieri i militanti di “Roma ai Romani”, formazione vicina a Forza Nuova, il palazzo dell’Ater, la società che gestisce le case popolari della Capitale per chiedere che gli stranieri non siano favoriti nell'assegnazione degli immobili. A scatenare l’azione di forza è stato la decisione di dare a degli egiziani un appartamento che era stata occupato da una giovane coppia di romani che sono in procinto di diventare genitori.
L'area di via Salviati dove la giovane cinese è morta dopo essere stata derubata da alcuni nomadi che vivono nel vicino campo rom, tra spazzatura e roghi tossici, è totalmente allo sbando e persino le forze dell'ordine temono per la loro incolumità
I comitati di quartiere dicono basta all'invasione dei mercati e delle moschee abusive. Il quartiere multietnico dell'Esquilino sta vivendo l'ennesima trasformazione: dalla cinesizzazione all'islamizzazione