"Uno stop dell'opera avrebbe un costo altissimo e non ci sono fondi dell'Ue per coprire l’eventuale interruzione". Così la coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova, in visita al cantiere francese del Tav a Saint Martin La Porte. "L’Ue ha deciso di alzare fino al 50% il finanziamento europeo per tutti i progetti transfrontalieri", ha aggiunto la Radicova che alla domanda su quanto tempo ci sia a disposizione prima di decidere risponde: "Questo dovete chiederlo al governo italiano".
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Personale della Polizia di Frontiera di Fiumicino, nel corso di un servizio mirato a contrastare il borseggio in ambito aeroportuale, ha arrestato un cittadino algerino che, con specifici precedenti di polizia, si è reso responsabile del furto di bagaglio ai danni di una passeggera indiana.
"Solare, piena di vita ed entusiasta di poter tornare in Kenya a far volontariato". Così i vicini descrivono Silvia Romano, la ragazza milanese di 23 anni rapita in Kenya dove si trovava per progetti umanitari. "Veniva spesso a trovarci con il cagnolino", ricordano il parrucchiere, il barista e l'ortolana che lavorano vicino alla casa in cui viveva.
Le pareti esterne gialle e verdi, nella piccola stanza c'è spazio solo per il lettino di Silvia Romano su cui oggi ci sono i suoi vestiti gettati alla rinfusa e una batteria dello smartphone. Questa è la struttura di Chakama, nella contea di Kilifi in Kenya, in cui viveva la volontaria milanese 23enne e da dove un commando armato l'ha rapita.
Aveva vissuto e lavorato a Teramo e a Cuneo, dipendente della società che ha in appalto le pulizie del McDonald's, prima di trasferirsi a Milano dove si occupava di bitumazione stradale. Shalabi Issam Elsayed Abouelamayem, 22 anni, è stato fermato dalla Polizia che ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale de L'Aquila. Secondo gli inquirenti il giovane era intenzionato a combattere per Daesh, sarebbe cioè un lupo solitario dell'Isis.
(LaPresse) Via del Quadraro, periferia a est di Roma, zona considerata roccaforte della famiglia Casamonica: è iniziata la demolizione delle ville abusive sgomberate dalla polizia locale. Estorsione, spaccio, corruzione, racket, riciclaggio di denaro, prostituzione, appalti, usura, scommesse sportive, furto, rapina, gioco d'azzardo e omicidio: sono queste le 'attività' del clan i cui primi esponenti arrivarono nella capitale dal Molise e dall'Abruzzo alla fine degli Anni Cinquanta. Da decenni, a Roma, si sono stanziati nelle periferia Sud-Est: Romanina, Anagnina, Porta Furba, Tuscolano, Spinaceto e più giù, verso sud, fino ad arrivare a Frascati e Monte Compatri.