Il principe Hussein non rappresenta solo il futuro della Giordania, il volto nuovo, giovane, moderno della famiglia reale. Un giorno guiderà una delle nazioni più importanti per i fragili equilibri del Medio Oriente. L’erede al trono è arrivato sulla scena pubblica internazionale a piccoli passi, guidato sapientemente dai genitori, il re Abdallah di Giordania e la regina Rania. La sua immagine impeccabile e rassicurante è stata forgiata sulla discrezione, sull’eleganza e su un alto senso di dignità. Il principe si pone in apparente perfetto equilibrio tra l’Occidente e il mondo arabo-islamico. Fiero della sua identità, delle sue radici ancestrali ma, nello stesso tempo, aperto al mondo. Al momento la figura di Hussein non esercita, sul pubblico occidentale, lo stesso fascino di quelle di William e Harry. Tale mancanza sembrerebbe dovuta più che altro a una scarsa conoscenza di questo interessante personaggio e, da un certo punto di vista, persino dalla religione islamica, vista quasi come un ostacolo culturale, invece di una normale differenza.
La dinastia hashemita
Il principe Hussein di Giordania è uno degli eredi di un’antica dinastia, quella hashemita, che discenderebbe addirittura dal bisnonno del profeta Maometto, Hashim ibn abd Manaf. Quest’ultimo diede anche il nome al clan dei Banu Hashim, (cioè “I Figli di Hashim”), che apparteneva alla grande e potente tribù meccana dei Quraysh (da cui, naturalmente, discendeva lo stesso Maometto). Il bisnonno di Hashim, Qusayy ibn Kilab, fu un personaggio molto importante per la storia de La Mecca e dell’intera Penisola araba: riuscì, infatti, a riunire i Quraysh in una sola tribù e a riorganizzare il culto preislamico della Ka’ba, rendendola il centro della vita religiosa, sociale ed economica de La Mecca. Secondo la tradizione, poi, Hashim sarebbe il discendente di Abramo attraverso il primo figlio di quest’ultimo, Ismaele, nato dalla schiava Agar. Dettaglio importante: nessun figlio maschio di Maometto gli sopravvisse: quindi la discendenza di cui parliamo ha come fondamentale anello di congiunzione la figlia del profeta, Fatima, che nel 622 sposò il cugino del padre Ali (ovvero il quarto califfo, dal 656 al 661 e primo imam per gli Sciiti).
Un principe sportivo
Il principe ereditario Hussein, primogenito di Rania e Abdallah, è nato ad Amman il 28 giugno 1994 e deve il suo nome al nonno, re Hussein di Giordania (1935-1999). Nel 2016 si è laureato alla Georgetown University in Storia internazionale e nel settembre 2017 ha completato l’addestramento nella Royal Military Academy Sandhurst ed è sottotenente delle Forze Armate Giordane. Tra le sue passioni vi sono il calcio, la musica (il principe suona la chitarra), le moto, gli elicotteri (Hussein ha compiuto il suo primo volo in solitaria nel 2018, come ricorda Emirates Woman) e gli sport estremi. Sul suo profilo Instagram, che conta più di cinque milioni di follower, è possibile vederlo a bordo di velivoli, mentre si arrampica sulla gola di Wadi Mujib, fa escursioni nel deserto e si allena tirando di boxe.
Erede al trono di Giordania
Il 2 luglio 2009 re Abdallah ha conferito a Hussein, all’epoca quindicenne, il titolo di Principe della Corona. In realtà il giovane non era destinato a questo ruolo. Nel 1965 re Hussein nominò suo erede il fratello minore Hassan, ma il 24 gennaio 1999, poche settimane prima di morire, cambiò idea e concesse il titolo al figlio Abdallah. Hussein chiese, però, a quest’ultimo di nominare come successore il principe Hamzah, il figlio che aveva avuto dalla quarta e ultima moglie, la regina Noor. Tuttavia il 28 novembre 2004, re Abdallah privò il fratellastro Hamza del titolo di Principe della Corona. Il ruolo rimase vacante fino al 2009, almeno in linea teorica, poiché comunque per le leggi che regolano la successione al trono giordano il primogenito maschio del sovrano è automaticamente erede al trono. Nel novembre 2004, dunque, il giovane Hussein divenne erede apparente a tutti gli effetti, ma fu ufficialmente investito del titolo nel 2009.
Hussein all’Onu
Il principe ha portato a termine il suo primo impegno pubblico il 10 giugno 2010 quando, in rappresentanza del padre, ha preso parte alla cerimonia per l’anniversario della Rivolta araba (1916-1918). Ha svolto in diverse occasioni le funzioni di reggente. Il 14 luglio 2014 ha visitato il King Hussein Medical Center ad Amman, dove erano ricoverati molti palestinesi fuggiti da Gaza. Il principe ereditario amministra la Crown Prince Foundation, creata nel 2015 per sostenere i ragazzi giordani anche attraverso progetti scientifici. La fondazione, infatti, prevede la possibilità di tirocini alla Nasa e iniziative per lo sviluppo della tecnologia aerospaziale. Il 23 aprile dello stesso anno Hussein ha anche raggiunto un primato: è la persona più giovane ad aver mai presieduto un incontro del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. A proposito della sua partecipazione l’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite, citato dal Daily Mail, disse: “Non ha ancora ventuno anni ma è già un leader del ventunesimo secolo”. Nel maggio 2017 Hussein ha tenuto un discorso di benvenuto durante una sessione di lavoro del World Economic Forum, svoltasi in Giordania. Il 19 luglio 2021 ha accompagnato re Abdallah e la regina Rania alla Casa Bianca.
Una storia d’amore lontana dai riflettori
Il primo giugno 2023, a Palazzo Zahran (Amman), Hussein ha sposato l’architetto saudita Rajwa al-Saif. La nuova principessa è nata a Riyadh il 28 aprile 1994, si è laureata con lode alla Syracuse University ed è la figlia dell’uomo d’affari Khaled al-Saif, Ceo dell’impresa di costruzioni al-Saif Group, scomparso nel febbraio scorso. “Ho incontrato Rajwa attraverso un amico comune dei tempi della scuola”, ha rivelato il principe Hussein in un’intervista a Vogue Arabia, nel maggio 2023. “Mi considero fortunato, perché una persona come Rajwa non si incontra tutti i giorni”. Non sappiamo, però, a quale scuola si riferisca l’erede al trono, né conosciamo ulteriori dettagli di questa storia d’amore, a parte le date ufficiali: il 17 agosto 2022 il Palazzo reale ha annunciato il fidanzamento ufficiale dei giovani, festeggiato con un ricevimento tenutosi nella casa della famiglia di Rajwa a Riyadh. Il 19 ottobre 2022, racconta il People, la principessa ha preso parte al suo primo impegno pubblico con il fidanzato, una visita alla mostra dedicata alla storia della Giordania hashemita, organizzata alla Royal Hashemite Court. Il 31 dicembre 2022 il Palazzo reale di Amman ha annunciato il matrimonio di Hussein e Rajwa. L’8 marzo 2023, a Palazzo Zahran, la futura sposa ha partecipato all’henna party (una sorta di addio al nubilato) in onore della principessa Iman, secondogenita di re Abdallah e della regina Rania. Il 12 marzo 2023 Rajwa era presente al matrimonio di Iman. Infine, il 22 maggio 2023, sempre a Palazzo Zahran, Rania ha organizzato anche per la futura nuora un henna party.
Il matrimonio tra favola e politica
Rajwa al-Saif discende, per via materna, dal clan al-Sudayri, a cui apparteneva anche Hassa bint Ahmed al-Sudayri (1900-1969), la madre dell’attuale sovrano d’Arabia Saudita, Salman. Hassa fu la moglie di Abd al-Aziz al-Saud, ovvero il fondatore e primo Re della moderna Arabia Saudita. È evidente che, al di là delle nozze da favola, ci sia un aspetto politico fondamentale da considerare: l’unione tra i due, infatti, rappresenta il consolidamento dell’alleanza tra Arabia Saudita e Giordania, ovvero tra il Paese custode della tradizione musulmana, culla dell’Islam e la dinastia che vanta la discendenza dal profeta Maometto. Senza contare che la Giordania rimane una delle nazioni più stabili del Medio Oriente e più moderate, equilibrate nei confronti dell’Occidente, soprattutto per quel che concerne la religione. Non dimentichiamo, poi, un fatto importantissimo: dal 1924 la dinastia hashemita ricopre il ruolo di custode dei luoghi sacri cristiani e musulmani di Gerusalemme. In un certo senso all’alleanza politica tra la famiglia reale saudita e quella hashemita fa da contraltare anche una sorta di rivalità religiosa, diciamo così, fondata sul prestigio delle due dinastie nel mondo musulmano.
La principessa Iman
Il 10 aprile 2024 la corte hashemita ha annunciato l’arrivo del primo figlio dei principi Hussein e Rajwa. Il 3 agosto successivo, al King Hussein Medical Center di Amman, è nata la principessa Iman bint al-Hussein (Iman significa “fede” ed è lo stesso della secondogenita di re Abdallah e della regina Rania). Insieme alla dichiarazione ufficiale è stato pubblicato un video in cui il principe Hussein tiene in braccio la neonata e, come da tradizione, le sussurra nell’orecchio destro la professione di fede islamica: “Non c’è altro dio se non Allah. Maometto è il messaggero di Allah”. Il 19 agosto 2024 il principe ereditario ha pubblicato su Instagram una foto che lo ritrae mentre culla Iman. Nella didascalia ha scritto in arabo: “La mattina più dolce prima [di andare] al lavoro” e, poi, in inglese: "Con il mio tesoro".
Con questa immagine il principe Hussein si mostra un padre amorevole, smentendo anche il luogo comune secondo cui tutti gli uomini musulmani sarebbero interessati esclusivamente a una discendenza in linea maschile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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