Mario Valenza

Orrore in Cina. Un uomo e una donna sono in ascensore, che si trasforma in una inquietante trappola, nel teatro dove si consuma l'orrore. L'uomo, infatti, nel giro di pochi secondi si trasforma in uno stupratore. Nel video si vede la donna entrare, seguita dall'uomo, che nel giro di pochi istanti blocca l'ascensore, le si scaglia addosso, buttandola a terra e strappandole i vestiti. Immagini crude, violente. L'uomo, però, incastrato dalle telecamere a circuito chiuso è stato successivamente identificato e arrestato.

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Cina, orrore in ascensore: ragazza stuprata da un uomo

L’Isis ha rivendicato con un comunicato e un video il presunto abbattimento dell’aereo russo in Sinai centrale. Ma fonti della sicurezza egiziana smentiscono con forza l’autenticità della rivendicazione e affermano che il velivolo volava a un’altitudine tale da non poter essere abbattuto dai jihadisti. Sul web spunta una clip dei jihadisti che mostrerebbe il presunto abbattimento. Video da Liveleak

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Il video dell'Isis: "Abbiamo colpito Airbus"

Alan Friedman, ospite de L'aria che tira, racconta l'acceso confronto avuto con Gianni Riotta durante la presentazione del suo libro a New York: "Certe cose in Italia non si possono dire". Mentre si parla di politica e di attualità il politologo americano parla di quanto avvenuto pochi giorni prima. Racconta di "un dibattito con Johnny Riotta" avvenuto la settimana precedente negli Stati Uniti. A questo punto la conduttrice Myrta Merlino intanto gli chiedono se davvero chiama Riotta "Johnny", e Friedman senza giri di parole conferma di chiamare il suo collega "Gianni" con la versione anglosasosne del suo nome. Ma perché l'autore di My Way racconta del "simposio" tenuto insieme al giornalista italiano? A questo punto incalzato dalla conduttrice, Friedman vuota il sacco e a questo punto si lascia andare ad un vero e proprio insulto sull'ex presidente della repubblica: "Abbiamo litigato su Giorgio Napolitano - spiega -, perché io ho detto una cosa che in Italia non si può dire. In Italia, mi ha detto, non si può chiamare un ex presidente vecchio scorreggione...". In studio gelo e risatine a denti stretti, con la Merlino che interviene: "Non abbiamo sentito nulla...". E Friedman chiude: "Io non ho detto nulla". Ma l'ha detto. E di certo l'insulto farà discutere.

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L'insulto di Friedman a Napolitano

Fiat Tipo arriva direttamente dalla Turchia, dove è nata grazie al 'progetto Aegea', in collaborazione con i tecnici di Tofas. Il suo debutto nel Paese turco, arriverà a partire dal prossimo mese di novembre. Non a caso già nelle principali emittenti televisive turche è arrivato il primo spot pubblicitario della nuova berlina di classe 'C', pensato appositamente per il mercato di quel Paese. Ricordiamo che la nuova Fiat Tipo arriverà in Italia nel mese di dicembre 2015. La nuova vettura, che prende il post della Fiat Bravo nella gamma dei veicoli della più importante casa automobilistica italiana, verrà realizzata in tre diverse versioni: 3 volumi, 5 porte e Station Wagon. Questa è una vettura pensata appositamente per le famiglie che si caratterizzerà per essere vettura 'Smart'. Prezzi contenuti e una tecnologia di buona qualità saranno le caratteristiche principali del nuovo veicolo targato Fiat. Video da YouTube

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Ecco la nuova Fiat Tipo

Il caso Rossi-Marquez ha scosso le coscienze dei tifosi e mobilitato come pochissime altre volte il mondo del web. Polemiche, accuse di "biscotti" e di incontri segreti, opinioni, video. Soprattutto video. A combattere la battaglia sono tifosi, ma anche tecnici, piloti ed ex piloti, istituzioni, campioni dello sport, dello spettacolo, dell'arte. Non manca nessuno. Il campo di battaglia? Inusuale, ma al passo con i tempi: i social network. Ed ecco in questa clip l'ultimo video che mostra le immagini del duello dalla moto di Rossi. Video da YouTube

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Duello a Sepang: il video dalla moto di Rossi

La gara di Valencia di MotoGp passerà alla storia come quella di Sepang. Una gara in cui Vlaentino dovrà sfidare tutti per mettere le mani sul mondiale e Lorenzo invece dovrà combattere per capitalizzare al massimo l'assist ricevuto da Marquez a Sepang. La corsa sarà tesa e probabilmente indecisa fino a pochi giri dal termine. Ma nel duello Marquez-Rossi, Lorenzo ha già detto da che parte sta. E lo ha fatto proprio sul podio. Il pilota durante la premiazione al Gp di Sepang, come in tanti segnalano sul web, il pilota spagnolo durante la consueta consegna della coppa a Valentino si sarebbe lasciato andare ad un gesto che farà discutere. Sul podio Valentino, come è possibile vedere nelle immagini, ha ricevuto il premio, ma mentre i suoi tifosi e i meccanici esultavano sotto il palco Lorenzo ha guardato la folla facendo il gesto del pollice verso. Una mossa poco sportiva che lascia bene intendere quanto sia accesa la rivalità tra i due piloti. Il duello ripartirà adesso a Valencia dove tutti dovranno fare una grande prestazione che si pera possa ridare a questo sport un po' di serenità e soprattutto di sportività. La grande assente di questi giorni.

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Lorenzo, pollice verso contro Valentino

"quando stai in pista con Marc, una carenata te la prendi sempre". È questo il ragionamento che fanno i piloti della MotoGp dopo lo scontro tra Valentino Rossi e Marquez al Gp di Sepang. La testata di Marc e il ginocchio alzato di Valentino hanno dato vita a un fiume di polemiche e a una penzalizzazione a Valencia per il "Dottore" che partirà ultimo. Ma quella di Sepang è l'ultima "sportellata" che valentino ha ricevuto da Marquez. C'è un precente che in queste ore fa il giro del web che testimonia come la condotta di gara di Marquez non sia sempre impeccabile. Al Gp di Argentina mancavano solo due giri al termine della gara quando è scattato il duello "corpo a corpo" tra Rossi e Marquez. Sorpassi e controsorpassi a poche curve dal traguardo. Ma anche in questo caso Marquez pensò bene di dare una "spallata" a Valentino. Prima si è visto chiuso, poi il contatto. Finito male il primo assalto, Marquez ci riprova, ma questa volta finisce a terra lasciando strada a Valentino. La "carenata" è ormai uno stile di guida targato "Marquez". Video da YouTube

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Marquez-Rossi, il precedente: le "carenate" in Argentina

"Il video da mandare in onda per l'Apocalisse è pronto". La Cnn, da anni, ha pronto il video che trasmetterà alla fine del mondo. Una vicenda che affonda le sue radici al primo giugno del 1980, quando a ridosso del lancio del nuovo canale di news 24 ore su 24 della Cnn, il presidente della società, Ted Turner, pronunciò queste parole: "Salvo problemi ai satelliti, non smetteremo di trasmettere fino alla fine del mondo. Saremo in onda e racconteremo la fine del mondo dal vivo, e quella sarà la nostra ultima trasmissione... e quando la fine del mondo arriverà, suoneremo Nearer My god to Theeprima di chiudere". La canzone è quella che l'orchestra del Titanic suonò prima che il transatlantico affondasse.

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Cnn, il video che manderà in onda alla fine del mondo

Un'orribile vicenda dal General Hospital della provincia di Binh Thuan in Vietnam. Un paziente, mentre si trovava ricoverato nel pronto soccorso del nosocomio, è stato brutalmente accoltellato alla schiena da un visitatore, il tutto davanti ai medici. Appena si sono accorti del drammatico avvenimento, i dottori e gli infermieri lo hanno immediatamente immobilizzato e allontanato. L'uomo avrebbe agito per portare a termine un conflitto personale nei confronti 21enne ricoverato.

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Paziente ricoverato in ospedale viene accoltellato alla schiena

In un video gli ultimi istanti di vita di due ragazzi che salgono in auto dopo aver assunto un cocktail di farmaci. La loro vettura si è schiantata contro il muro di una chiesa. A diffondere le immagini della tragedia sono stati i genitori perché episodi del genere possano essere evitati prendendo coscienza di bravate come quella che è costata la vita ai propri figli. La Clio su cui viaggiano sfreccia per le strade dell'East Sussex in Inghilterra, arrivando a toccare le 90 miglia orarie, circa 150 all'ora in pieno centro. I ragazzi scherzano, ridono tra loro, senza rendersi conto di cosa stanno facendo. L'appuntamento con la morte arriva dopo pochi minuti. L'autista Kyle Careford, 20, senza patente, e il suo amico Michael Owen, 21, (propriatario dell'auto) si schiantano contro un muro della chiesa. Nel video, subito dopo lo schianto, si sente una donna che dice ai ragazzi di tenere duro, che la loro ambulanza sta per arrivare. Ma i due giovanissimi sono già morti. L'uso del video è stato concesso dalle famiglie delle vittime per far riflettere i giovani che si mettono al volante. Una scelta che ha fatto discutere. Il video infatti è abbastanza crudo e di fatto ha scatenato diverse polemiche. Ma la famiglia di una delle vittime spera che questa clip diffusa sul web possa evitare altri morti sulle strade.

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Inghilterra, corsa verso la morte di due ragazzi: si filmano al volante dopo un mix di farmaci
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