Napoli

(Agenzia Vista) Napoli, 18 giugno 2020
Il Napoli vince la Coppa Italia, feste in strada e fuochi d'artificio in citta'
ll Napoli ha battuto 4-2 la Juventus centrando il successo in Coppa Italia. E' il primo trofeo assegnato in Italia dopo l'emergenza Coronavirus. Nella città partenopea i tifosi, che non hanno potuto seguire la squadra allo stadio Olimpico, si sono riversati in strada per festeggiare. / facebook Roberta De Marco e twitter about_Denise
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Agenzia Vista
 Il Napoli vince la Coppa Italia, feste in strada e fuochi d’artificio in citta’

Nel video pubblicato su Facebook la polizia con difficoltà carica in auto due uomini tra gli insulti provenienti dalla folla accalcata in piazza Bellini a Napoli. Secondo quanto comunicato dalla Questura, durante un servizio di controllo gli agenti nell'identificare alcune persone, sono stati insultati, accerchiati e minacciati da numerose persone. Gli agenti hanno riportato contusioni e le auto di servizio sono state danneggiate. I poliziotti hanno bloccato attivisti dei centri sociali. Secondo uno dei fermati "per eccesso di zelo"

Redazione
Fermi durante i controlli, polizia accerchiata e insultata

Anche i migranti sono contrari alla sanatoria voluta dal ministro Bellanova. A Napoli hanno manifestato contro la regolarizzazione dei senza documenti prevista dal decreto Rilancio. Ritengono che agevoli solo chi vuole speculare sugli immigrati irregolari, e che escluda una vasta fetta di lavoratori in nero, quelli impiegati in settori d’impresa non contemplati nel provvedimento del Governo. In una ventina si sono presentati davanti alla Prefettura, in piazza del Plebiscito e hanno intonato cori contro quella che definiscono una "sanatoria truffa". Il Movimento migranti e rifugiati di Napoli ha promosso la protesta appoggiata da Potere al Popolo

Agata Marianna Giannino
"Sanatoria truffa", protestano i migranti a Napoli

Un operaio si è messo il cappio al collo e ha chiesto di incontrare il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Protagonista della protesta esterma è stato l'ex cub Giovanni D'Errico, che davanti al palazzo municipale ha chiesto per lui e i suoi 240 colleghi la stabilizzazione lavorativa in Asìa, la partecipata del Comune che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani

Agata Marianna Giannino
L'operaio col cappio al collo davanti al Comune, la protesta a Napoli

Deserto e silenzioso. Così si presenta il parcheggio dove, a Napoli, è avvenuto lo stupro di una donna, un’infermiera di 48 anni violentata in pieno giorno, alla luce del sole, in una città ancora ammutolita dal lockdown imposto dall’emergenza coronavirus. La vittima dello stupro è stata sorpresa da uno sconosciuto mentre aspettava, sola, il suo autobus. Su quella banchina oggi sono ancora in pochi ad attendere, e tra gli utenti ora c’è chi ha paura, soprattutto tra le donne. Il parcheggio dove si è consumata la violenza è adiacente alla stazione centrale di Napoli. Le restrizioni imposte per contenere il contagio da Covid-19 hanno abbattuto il caos che solitamente attanaglia quella zona compresa tra la stazione, piazza Garibaldi e le strade circostanti, ma non ha azzerato gli atavici problemi legati alla presenza di delinquenti, tossicodipendenti, di senzatetto, ai commerci illegali, allo spaccio. Da tempo, poi, residenti e commercianti lamentano disagi per il bivacco di immigrati

Agata Marianna Giannino
Stupro a Napoli, paura e pericoli nel luogo del dramma
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