Pechino non si unisce alle sanzioni, ma aumenta il margine di deprezzamento del rublo rispetto allo yuan per non dover "sovvenzionare" gli acquisti russi di beni cinesi.
![Margine di oscillazione raddoppiato: cosa c'è dietro la mossa di Pechino](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/sm/public/foto/2022/02/06/1644174002-ilgiornale2-20220206180245371.jpeg?_=1644174002)
Pechino non si unisce alle sanzioni, ma aumenta il margine di deprezzamento del rublo rispetto allo yuan per non dover "sovvenzionare" gli acquisti russi di beni cinesi.
Perché Israele, molto più che la Turchia, potrebbe essere il Paese maggiormente un grado di condurre una mediazione di successo fra Russia e Ucraina? Il Paese è l'unica democrazia liberale non invisa a Putin. Ed ha profondi legami anche con l'Ucraina.
Quindi, oggi...: la guerra in Ucraina, l'addio del McDonald's alla Russia e l'intervista a Paolo Scaroni
L'allarme delle fonderie (e non solo) dopo le sanzioni alla Russia: "Rischio delocalizzazioni"
Da un default, quello del 1998, iniziò la destabilizzazione di Boris Eltsin che favorì politicamente Putin. Ora l'era dello Zar del Cremlino può chiudersi con una nuova insolvenza di Mosca sul debito?
Antonio Caprarica non ha dubbi: Putin vuole essere lo zar del nuovo millennio e vuole restituire alla Russia i confini di Pietro il Grande
Quindi, oggi...: l'importazione di petrolio, Pechino sostiene Putin e la resistenza di Kiev
Oggi Fitch ha lanciato l'allarme per l'imminente default della Russia, l’ultima volta che è successo, nel 1998, Boris Eltsin è stato costretto a cedere il potere a Vladimir Putin. E adesso come può evolvere lo scenario? Ne parliamo con il direttore Augusto Minzolini
McDonald's arrivò a Mosca nel 1990, poco prima della fine dell'Unione Sovietica. Era il simbolo del trionfo del capitalismo e del liberalismo sul comunismo
Confindustria avverte che se la guerra economica con la Russia continuerà si potrà arrivare all'esproprio degli asset industriali italiani nel Paese.