
L'anno scorso fu un 25 aprile carico di tensione. Insulti, tentativi da parte dei manifestanti filo palestinesi di sfondare il cordone della polizia per raggiungere il palco, un membro della Brigata Ebraica accoltellato in piazza Duomo da un ragazzino. Quest'anno, ha spiegato il direttore del Museo della Brigata Ebraica Davide Romano, «non ci attendiamo un clima più sereno», anche alla luce degli incidenti causati da una trentina di infiltrati al corteo nazionale pro Pal lo scorso 12 aprile. Tra gli antagonisti, che hanno contestato la gestione della sicurezza da parte degli agenti, monta la protesta. Proprio oggi è in programma la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza in prefettura per definire il piano, visto che la manifestazione per l'ottantesimo anniversario della Liberazione venerdì si preannuncia più partecipata del solito. Il presidente di Anpi Milano e del Comitato antifascista milanese che organizza il corteo, Primo Minelli, non ha «per adesso sentore di possibili disordini e tensioni, non so da cosa nascano i timori della Brigata Ebraica - ha affermato ieri -. E definiremo meglio domani con la prefettura (oggi, ndr.) le modalità del corteo in seguito alla morte di Papa Francesco, il corteo è confermato ma sarà condizionato, dovremo seguire le indicazioni del decreto con cui il governo ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale». Tutte le cerimonie del 25 Aprile, ha dichiarato il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, «sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno». Primo Minelli prevede che «qualche musica di troppo bisognerà evitarla». Ma la parola «sobrietà» ha scatenato polemiche a sinistra. «Invece di chiacchierare di eventi "sobri" in occasione del 25 Aprile gli esponenti della destra sovranistadovrebbero passare queste giornate leggendo le parole di Papa Francesco. Ma penso che le conoscano bene» afferma il capogruppo regionale del Pd Pierfrancesco Majorino. Il verde Carlo Monguzzi provoca: «Prepariamoci a urlare Bella Ciao con tutta la voce che abbiamo». Il sindaco Beppe Sala, uscendo dalla messa in suffragio di Papa Francesco in Duomo, ha commentato: «Ne parlavo adesso con il prefetto. É il 25 Aprile, non so cosa voglia dire esattamente sobrio, bisognerebbe chiederlo al governo. Detto questo, bisognerà farlo ovviamente con il senso che ha il 25, cioè il ricordo di quello che è stato 80 anni fa. Disordini? Vediamo, spero sia tutto più tranquillo ma è sempre difficile prevederlo».
Il corteo partirà come sempre da Porta Venezia alle 14,30 con arrivo in piazza Duomo. Sul palco dalle 16 parleranno Sala, i presidenti di Anpi Milano Primo Minelli e di Anpi nazionale Gianfranco Pagliarulo, l'ex partigiana 99enne Sandra Gilardelli e il segretario Cgil Maurizio Landini.
Dovrebbero partecipare la segretaria Pd Elly Schlein, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. E chissà quanto sarà «sobrio» il mondo antagonista che sui social si prepara al corteo mescolando Resistenza, battaglia pro Gaza, «contro il Dl Sicurezza» e persino «contro la speculazione edilizia» a Milano.
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