Forlì - "Ancora una volta la Sinistra riserva un occhio di riguardo agli stranieri, a scapito dei nostri giovani". Una denuncia portata avanti dai consigliere del Pdl Emilia-Romagna, in seguito a una vicenda avvenuta nel forlivese, che ha quanto meno del curioso. Con il Censimento generale alle porte la Comunità montana dell'appennino forlivese pubblica i bandi per trovare rilevatori. I bandi chiudono, per tutti, ma non per gli extracomunitari.
Un secondo bando, riservato E' già stata stilata una graduatoria, sono quindi già stati decisi i nomi di coloro che faranno da rilevatori per il censimento, quando la Comunità montana, che realizza il bando per conto dei comuni di Predappio, Premilcuore, Santa Sofia, Galeata, Civitella e Meldola, decide di aprire un secondo bando, riservandolo questa volta a "cittadini stranieri, non aventi la cittadinanza di uno Stato membro dell’Ue, muniti di titolo di soggiorno in corso di validità compresi i titolari dello status di rifugiato, purchè con un’adeguata conoscenza della lingua italiana, scritta e parlata".
Una corsia preferenziale "Uno strano meccanismo che privilegia gli extracomunitari e penalizza fortemente i nostri giovani", denunciando il consigliere Pdl Luca Bartolini. "Le rilevazione del censo potevano offrire un'occasione di lavoro ad almeno 35 giovani, possibilmente andando a pescare tra gli studenti o i disoccupati. Invece, grazie a questa proposta, i posti saranno riservati agli stranieri". Uno strano modo di realizzare l'integrazione, anteponendo gli interessi di alcuni ad altri. "E' una concorrenza sleale", continua Bartolini.
"I nostri giovani devono già competere con dipendenti pubblici già occupati a cui - dice il bando - sarà permesso partecipare alle rilevazioni al di fuori dell'orario di lavoro. Si parla tanto di discriminazione, ma sembra che qui si stia realizzando in senso contrario".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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