Nella casa dell'Italia dei valori spunta lo scandalo del sexygate. Che va a smorzare l'entusiasmo successivo alla vittoria nei referendum, promossi dal leader Di Pietro. Infatti, secondo quanto riporta l'Espresso, a turbare i pensieri dell'Idv ci sarebbe la denuncia presentata il 14 giugno alla Procura di Bari da Michele Cagnazzo, esperto di criminalità organizzata ed ex responsabile per l'Idv dell'Osservatorio pugliese sulla legalità. E la storia che ne viene fuori presenterebbe un mix esplosivo di sesso, politica.
"Uno scenario tutto da dimostrare, naturalmente, al centro del quale si trova C. M., una donna di 31 anni che Cagnazzo incontra nell'aprile 2010 negli uffici baresi dell'Italia dei Valori. "Dopo alcune frequentazioni", scrive nella denuncia, "mi accorsi del fatto che versava in uno stato di non indifferente alterazione emotiva", tant'è che in seguito, acquisita maggiore familiarità, "mi confidava di essere stata vittima di insistenti avances e ricatti da parte del senatore della Repubblica Stefano Pedica e del deputato Pierfelice Zazzera, entrambi iscritti all'Idv", scrive l'espresso.repubblica.it. Zazzera, 43 anni, ex parlamentare Idv e coordinatore regionale del partito in Puglia e Pedica, 53 anni, ex Udr. La denuncia farebbe emergere promesse di lavoro in Parlamento in cambio di "favori sessuali".
Adesso la parola spetta agli inquirenti che avranno il compito di accertare se le accuse siano fondate e supportate da prove o se nella casa dei moralisti dell'Italia dei valori ci sia qualche mela mercia.
"Nei miei confronti è in atto una vera e propria azione diffamatoria": così il deputato
dell’Idv Pierluigi Zazzera ha commentato. "Nei confronti di Cagnazzo ho già presentato una querela penale a
febbraio, quando su internet Cagnazzo affermava queste cose, e una denuncia nei suoi
confronti è stata presentata anche da Pedica. L’unica cosa certa è che Cagnazzo ha una querela penale nei suoi confronti.
Così come appare poco chiaro perché la denuncia non è stata presentata dalla donna ma è
stata presentata da Cagnazzo. Mi sarei aspettato che mi querelasse la persona interessata,
invece lo ha fatto lui. Ho già dato mandato ai miei legali per querelare Cagnazzo la
seconda volta. È un diffamatore. Una persona che non è rimasto evidentemente soddisfatto
da questioni interne all’Idv e ha reagito così, diffamando. È una "vendetta" da parte di chi
non ha evidentemente ottenuto ciò che voleva".
"Provo amarezza - continua Zazzera - nel vedere che c’è chi fa politica in questo modo. È molto triste.
Sono senza parole per tutto quello che viene raccontato. Chi mi conosce sa bene come sono fatto: io non frequento serate mondane. Non temo nulla. Siamo sereni e vedremo quello che accadrà, vedremo se la Procura riterrà di approfondire la questione, di ascoltarci".
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