Adinolfi, dal carcere inviti a colpire manager e banche

Nelle comunicazioni tra gli anarchici in carcere e quelli all'esterno l'invito a colpire. Gli inquirenti concentrano le ricerche sugli scambi via internet

Colpite i manager. Colpite banche e ministeri. L'invito arriva dalle carceri, dove si trovano gli anarchici informali della Cospirazione Cellule di fuoco, gli anarchici greci nel nome dei quali la FAI aveva rivendicato l'attacco contro Roberto Adinolfi. E altri anarchici, quelli dell'Internazionale Nera. Un invito che è destinato al mondo esterno, alla FAI e che avvalora la tesi che gli attentati siano anche un modo per far sentire ai "compagni in carcere" l'attenzione di chi ancora si trova in libertà.

Le ricerche degli inquirenti genovesi, al lavoro per riuscire a determinare le circostanze che hanno portato all'attentato contro l'ad di Ansaldo Nucleare, si concentrano in questi giorni su rivendicazioni e messaggi di questo tipo, portati avanti attraverso un sito web tenuto sotto stretto controllo.

Le ricerche si concentrano su una quarantina di nomi, una quarantina di anarchici già noti alle forze dell'ordine, che avrebbero deciso di passare dalle manifestazioni di piazza all'azione, alla lotta armata. Quello che bisogna capire è quale sia il punto di contatto tra l'anarchismo informale greco e gli Informali italiani, vicini al Fronte internazionale rivoluzionario.

Genova

scende intanto in strada a sostegno delle vittime del terrorismo. Giovedì tutta la città dirà il suo no al terrorismo. E anche il sindacato confederale con la rsu di Ansaldo ha promosso una manifestazione alla sede di Campi.

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