AdR apre la fabbrica del sole. E muove da apripista in Europa

Troncone: "Raggiunta l'indipendenza energetica". Pichetto: "Urgente un ulteriore sviluppo dello scalo"

AdR apre la fabbrica del sole. E muove da apripista in Europa
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È il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo all'interno di uno scalo europeo e tra i più estesi al mondo dentro un confine aeroportuale. La nuova Solar Farm inaugurata ieri da Aeroporti di Roma (AdR), società del gruppo Mundys, lungo il lato est della pista 3 dello scalo di Fiumicino, è un'infrastruttura unica nel suo genere. Ad alto tasso di innovazione e di sostenibilità. Il nuovo impianto, progettato da AdR e realizzato da Enel in collaborazione con Circet, tramite appalto integrato affidato a seguito di una gara pubblica europea, si estende per quasi 2,5 chilometri ed è composto da circa 55mila pannelli in silicio monocristallino che, grazie a una potenza di 22 MWp, consentiranno allo scalo romano di produrre annualmente energia elettrica pulita per più di 30 milioni di kWh. E con l'integrazione di altri impianti, prevista a breve, la Solar Farm raggiungerà oltre 60 MWp, una potenza sufficiente per il fabbisogno energetico annuo di 30mila famiglie italiane.

«Il lancio della nuova Solar Farm consolida il nostro impegno nella transizione green e nella decarbonizzazione con un'infrastruttura unica nel suo genere in tutto il panorama aeroportuale internazionale. L'indipendenza energetica garantita da questa nuova progettualità al nostro aeroporto a 5 stelle consentirà di ridurre drasticamente l'impatto ambientale delle nostre attività secondo il modello di sviluppo sostenibile che stiamo costruendo ormai da anni e che rappresenta la prima, vera precondizione per la crescita dello scalo, del territorio e del Paese» ha detto l'amministratore delegato di AdR Marco Troncone durante la presentazione dell'infrastruttura. Nella medesima circostanza, il presidente di Mundys Giampiero Massolo ha evidenziato come la costruzione dell'impianto confermi «la capacità di AdR di realizzare infrastrutture strategiche, nel pieno rispetto dell'ambiente circostante e riducendo in modo netto le emissioni. La Solar Farm è un esempio perfetto di come è possibile ottimizzare l'uso del sedime aeroportuale, in tutta la sua estensione, per consentire una crescita sostenibile dello scalo. È questa la cifra fondamentale del previsto piano di sviluppo dello scalo, del valore di 9 miliardi di investimenti privati, che Adr e Mundys stanno convintamente portando avanti».

Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha invece sottolineato come il nuovo impianto sia «una tappa importante anche in vista dell'urgente ulteriore sviluppo di capacità di una struttura votata all'efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale e l'inaugurazione dell'impianto è un'occasione per celebrare anche la leadership italiana in questo cruciale settore. Questi sono i risultati che ci motivano, come sistema Italia, a investire e insistere nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie sempre più efficaci e avanzate». L'opera è stata realizzata da AdR con un investimento complessivo da circa 50 milioni di euro, nell'ambito di una serie di interventi per la generazione rinnovabile e la mobilità sostenibile, per un impegno finanziario che supera i 200 milioni. All'evento hanno preso parte, tra gli altri, anche il presidente dell'Enac Pierluigi Di Palma, il sindaco di Fiumicino Mario Baccini e Francesca Gostinelli, Head of Global Retail di Enel X.

L'infrastruttura non solo produrrà energia rinnovabile ma contribuirà ad alimentare il sistema di stoccaggio elettrochimico e di accumulo di energia denominato «Pioneer», cofinanziato dall'Ue. Coordinato da AdR e realizzato con Enel X e Istituto di ricerca e sviluppo Fraunhofer, il progetto utilizzerà 786 batterie di seconda vita provenienti da diversi produttori di autoveicoli per stoccare energia rinnovabile e rilasciarla secondo necessità.

Nel complesso, la Solar Farm contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 dello scalo di Fiumicino di oltre 11mila tonnellate l'anno, attestandosi come una delle più ambiziose iniziative del percorso che porterà AdR al Net Zero Carbon già nel 2030, con vent'anni di anticipo rispetto al target di settore. L'infrastruttura si colloca all'intero della strategia Esg delineata dalla capogruppo Mundys, i cui obiettivi sono stati certificati da SBTi (Science Based Target Initiative), in linea con l'obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro una traiettoria di 1,5°C.

Si tratta del target più ambizioso previsto dal suddetto protocollo, adottato oggi da pochi gruppi attivi nel settore aeroportuale, per raggiungere il quale sono fondamentali opere come l'impianto fotovoltaico installato a Fiumicino.

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