Aeroporti, i sindacati danno il via libera alla quotazione in Borsa di Sea

Le organizzazioni hanno siglato con la società che gestisce gli scali un accordo sulla quotazione di almeno il 30% del capitale. Verrà prevista una destinazione specifica a favore dei lavoratori. Le linee guida devono ancora essere votate in aula dal consiglio comunale.

I sindacati promuovono la quotazione in Borsa di Sea. Prima ancora che arrivi il via libera del consiglio comunale di Milano al Bilancio preventivo del 2011 (l'esame del testo è stato sospeso dall'aula e riprenderà solo dopo la metà di febbraio) nei giorni scorsi la società che gestisce gli scali aeroportuali di Linate e Malpensa hanno sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali sul tema della quotazione e della prosecuzione del livello di efficienza a livello di gruppo. Tra i passaggi più significativi dell'intesa, l'azienda puntualizza che la valorizzazione in Borsa ha origine e deve potersi spiegare con l'obiettivo «di rafforzare la struttura finanziaria di Sea» per «sostenere adeguatamente il progetto di investimenti infrastrutturali previsti dal Piano strategico 2009-2016». La quotazione precisa inoltre l'accordo tra le parti «deve necessariamente prevedere l'offerta al mercato borsistico di azioni di nuova emissione (Offerta di pubblica sottoscrizione), nell'ambito di un progetto di azionariato diffuso». E i lavoratori del gruppo Sea, in quanto attori primari dello sviluppo dell'Azienda, devono poter partecipare, sulla base di una scelta individuale, al progetto di azionariato, «nell'ambito di un piano peculiare riservato ai dipendenti». Per portare a buon fine il progetto sindacati e azienda si impegnano a condividere un processo di recupero di efficienza a livello di gruppo, entro fine maggio verrà prodotto un accordo di dettaglio delle azioni concrete e degli ambiti di intervento.
«La condivisione del progetto di quotazione da parte delle sigle, già di per sè significativa, acquista una valenza ancora maggiore - fa notare il presidente di Sea Giuseppe Bonomi - acquista una valenza ancor maggiore, se interpretata in chiave anticipatrice dell'atto di indirizzo che allo stato è in discussione in sede di consiglio comunale. In questo senso l'intesa definisce alcune linee guida, la cui operatività è ovviamente subordinata alla formalizzazione dell'iniziativa».

Sea fa capo per l'84,56% al Comune di Milano, per il 14,56% all'Asam, con una quota marginale dello 0,88% in mano ad altri piccoli azionisti pubblici e privati. Con l'accordo siglato in si dà il via libera alla quotazione in Borsa dell'aumento di capitale sociale di almeno il 30% delle azioni già esistenti.

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