Kabul - A pochi giorni dal ballottaggio l'Afghanistan si trova a fare i conti con nuove proteste. Il ministro degli esteri afghano Abdullah Abdullah ha detto che non parteciperà al secondo turno delle elezioni presidenziali. Malgrado tutto, però, il portavoce del presidente uscente, Hamid Karzai, ha fatto sapere che il secondo turno delle elezioni presidenziali afgane dovrebbe svolgersi regolarmente il prossimo 7 novembre. Anche l’Onu, però, ha auspicato una soluzione "legale e senza rinvii". Intanto i talebani hanno nuovamente minacciato di compiere nuove violenze se ci sarà il ballottaggio per le elezioni presidenziali.
Abdullah non parteciperà al ballottaggio "Per protestare contro il cattivo comportamento del governo e della Commissione elettorale indipendente, non parteciperò alle elezioni del 7 novembre", ha dichiarato Abdullah ai suoi sostenitori, nel discorso che è stato trasmesso alla televisione. "Il secondo turno - ha aggiunto - sarebbe ancora peggiore del primo". Dopo averla definita "una decisione difficile", l’ex ministro degli esteri ha detto di averla presa "per i diritti del popolo, per il processo democratico, per salvare le nostre tradizioni, per i martiri (gli uccisi nelle violenze seguite al primo turno, ndr), per il destino e per l’ambizione della nazione".
Karzai conferma il secondo turno "Pensiamo che le elezioni debbano tenersi, il processo deve essere portato a termine - ha dichiarato Wahid Omar, il portavoce della campagna elettorale di Karzai - occorre garantire al popolo
dell’Afghanistan il diritto di voto". Abdullah ha attribuito il rischio di massicci brogli, come quelli che hanno falsato il primo turno del 20 agosto, la sua decisione di non partecipare al secondo turno delle elezioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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