Tunisini assaltano il treno per Palermo: caos alla stazione di Agrigento

Un gruppo di quaranta persone di origine magrebina sale sul treno. Alla richiesta di esibire il biglietto, scoppia la tensione. Preoccupa la situazione in provincia

Tunisini assaltano il treno per Palermo: caos alla stazione di Agrigento

Nella giornata dello scorso sabato, la provincia di Agrigento ha vissuto uno dei momenti più drammatici sul fronte immigrazione: ben sette sbarchi fantasma sono stati segnalati e documentati tra Licata e Siculiana, uno di questi ha avuto come sede di approdo la spiaggia di Cannatello, ossia uno dei quartieri residenziali e balneari lungo l’arenile all’interno del territorio comunale di Agrigento; le testimonianze di quella giornata, parlano di automobilisti che hanno notato diversi migranti di origine magrebina aggirarsi lungo le strade delle zone immediatamente a sud del centro della città dei templi e, in particolare, in tanti hanno riferito di essere stati fermati da alcuni uomini appena sbarcati che chiedevano indicazioni sull’ubicazione della stazione centrale.

Non è un mistero che né Agrigento e né la Sicilia sono le mete ultime di chi parte tanto dalla rotta tunisina, la stessa ‘responsabile’ degli approdi presso le coste meridionali dell’isola, tanto da quella libica; i migranti, molti dei quali capaci di far perdere le proprie tracce una volta sbarcati, cercano subito di recarsi verso le città da cui è possibile partire verso altre destinazioni: non è un caso che, non solo nella giornata di sabato scorso, ma anche subito dopo altri sbarchi fantasma diversi gruppi di migranti vengono notati in marcia a piedi verso il centro di Agrigento.

E proprio presso la stazione centrale di Agrigento, nella notte di venerdì, qualcosa è andato storto; in particolare, un gruppo di quaranta persone di origine magrebina, dopo aver dormito all’interno del complesso ferroviario, alle 4:30 ha creato trambusto prima vicino la zona dei binari e successivamente all’interno di uno dei treni in preparazione per la partenza verso Palermo.

Agrigento è collegata con il capoluogo siciliano da numerosi treni regionali, il primo dei quali lascia la stazione alle 4:43; era evidentemente proprio quel convoglio ad essere stato adocchiato dal gruppo di quaranta magrebini, molto probabilmente di origine tunisina, i quali sono saliti a bordo non appena le porte del mezzo sono state aperte. Una volta scattati i controlli del personale per la verifica del possesso del biglietto, è scoppiato il caos: nessuno del gruppo intrufolatosi all’interno del treno, era infatti provvisto di ticket ma al tempo stesso nessuno voleva saperne di scendere dal convoglio.

È scoppiato quindi un diverbio vivace, che ha costretto il personale sia a chiamare le forze dell’ordine che a fermare provvisoriamente il treno sui binari; sul posto sono giunti sia gli uomini della Polfer, che i militari dell’Arma dei Carabinieri i quali hanno dato manforte per cercare di sedare gli animi ed evitare ulteriore tensione. Pur tuttavia, la situazione si è potuta sbloccare soltanto quando il gruppo a bordo senza biglietto è stato costretto a scendere non senza difficoltà da parte delle forze dell’ordine presenti; alcuni di loro, forse due o tre, hanno anche danneggiato il convoglio rompendo un finestrino ed una maniglia.

"Sono tornato tardi a casa ed ho notato un gruppo di persone bivaccare nella zona o dormire vicino i cancelli della stazione – ha affermato un residente del quartiere – Poi di notte ho sentito un gran trambusto da casa mia ed i rumori provenivano proprio da piazza Stazione". ono diverse le testimonianze degli abitanti del centro di Agrigento che dichiarano di aver sentito nel cuore della notte un certo movimento, anche se in pochi si aspettavano una situazione del genere. "È vero – ha aggiunto un altro residente che abita nella vicina via Empedocle – Da diversi anni attorno la stazione centrale vediamo diverse persone girovagare di notte o dormire in ripari di fortuna, da qualche giorno però questo movimento è aumentato, non pensavo si arrivasse a tanto visto che una cosa del genere non era mai accaduta nell’area ferroviaria".

C’è chi sostiene pure che la Polizia è stata costretta ad effettuare una carica per allontanare il gruppo appena sceso dal treno, ma questa circostanza non ha trovato alcuna conferma; pur tuttavia, è anche vero che dei quaranta magrebini che hanno creato questa confusione nessuno risulta essere stato fermato: come accade subito dopo gli sbarchi, i protagonisti di questa vicenda sono riusciti a far perdere le proprie tracce ed a fuggire via e di loro, attualmente, non si sa nulla.

Il treno è partito con diversi minuti di ritardo, il servizio ferroviario è stato sospeso per almeno mezzora; oltre la tensione e la paura, è da registrare quindi anche il forte disagio recato ai pendolari, che nel mese di settembre tornano ad affollare anche i primi treni del mattino grazie alla riapertura delle scuole ed al ritorno a lavoro di diversi insegnanti e numerosi operai nel palermitano.

Non è possibile affermare con certezza che tra i quaranta che hanno creato trambusto presso la stazione centrale, vi siano stati coloro che sono sbarcati nelle scorse settimane ad Agrigento grazie agli approdi fantasma; pur tuttavia, è anche impossibile dimostrare il contrario e non pensare ad un qualche collegamento tra quanto accaduto nelle spiagge della provincia agrigentina e l’episodio avvenuto all’interno dell’area ferroviaria della città dei templi. Del resto, nelle giornate di lunedì e martedì, durante alcuni controlli da parte dei Carabinieri, sono stati ritrovati e denunciati nel centro storico di Agrigento almeno una decina di persone irregolarmente presenti sul territorio e dunque presumibilmente sbarcate nelle ore precedenti; da quando poi il fenomeno degli approdi fantasma ha assunto numeri molto alti, sono aumentati coloro che dormono nei pressi della stazione centrale.

Ecco perché l’episodio sopra menzionato crea una certa preoccupazione tra la popolazione; quantunque Agrigento assista in prima linea al fenomeno migratorio da almeno un quarto di secolo, non erano mai accaduti simili disordini in grado di portare anche alla temporanea sospensione di

pubblici servizi. L’impennata di sbarchi fantasma potrebbe far aumentare, nelle prossime settimane, la percezione di insicurezza e di vero e proprio allarme sociale all’interno della città dei templi e della sua provincia.

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