In un album di famiglia ecco i tedeschi «de Roma»

Nei primi anni dell’Ottocento gli artisti tedeschi, che non hanno a Roma un’accademia come i francesi, si riuniscono nella «Società di Ponte Molle», dove vengono scherzosamente ricevuti i nuovi arrivati che andranno a ingrossare la colonia nella zona di piazza di Spagna. Nasce nel 1832 l’idea di un album con le «foto» dei membri della società che nel 1845 si trasforma in una vera e propria associazione culturale frequentata non solo da artisti, ma anche da studiosi e diplomatici, l’Associazione degli artisti tedeschi con sede a Palazzo Simonetti a via del Corso. Tra i fondatori anche il pittore paesaggista Franz Catel che curiosamente non compare nella raccolta. Ora per la prima volta, cinquanta ritratti e autoritratti, insieme a documenti, libri e dipinti sono esposti fino al 17 agosto alla Casa di Goethe nella mostra «Disegnato dall’amico», a cura di Ursula Bongaerts, Tamara Hufschmidt e Claudia Nordhoff.
Ha pizzo e baffetti, la chioma fluente e ci guarda negli occhi con piglio volitivo e romantico il pittore e incisore Franz Nadorp. Dalla natia Vestfalia giunge a Roma nel 1828 e vi rimane per tutta la vita. È sepolto nel cimitero teutonico. In mostra insieme all’autoritratto ad acquerello, il biglietto da visita con la sua casa di via San Nicola da Tolentino 47 e il frontespizio della «Raccolta di ritratti degli artisti tedeschi a Roma», un vero e proprio album di famiglia con 142 immagini, disegni a matita, a china, acquerellati, per lo più a mezzo busto, di pittori, scultori e architetti che fra il 1832 e il 1845 fanno parte della comunità artistica di Roma. Che si rappresentano l’uno con l’altro, come Weller e Grund, come Winterhalter e Pollak, il quale si diverte a ritrarre anche molti altri pittori. Da Flor a Reinhart, a Nerly, il «Generalissimus» della compagnia che si fa immortalare a cavallo con cappello piumato.

Alcuni diventano famosi, come Reinhart, Koch, Rottmann, altri rimangono nell’ombra, ma tutti a Roma vivono una stagione spensierata e ricca di esperienze stimolanti per la loro formazione.
Casa di Goethe, via del Corso 18, tel. 0632650412. Orario: 10-18, chiuso il lunedì. Fino al 17 agosto.

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