Panettone di farina di grilli: perché è la fine del Natale

Si sono inventati anche il panettone coi grilli. Ma sarà dura portarlo sulla tavola degli italiani. La tradizione vince sempre

Panettone di farina di grilli: perché è la fine del Natale
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Cari lettori, preparatevi a un Natale che non dimenticherete facilmente. Proprio quando pensavamo di aver visto e sentito di tutto, ecco che arriva all'improvvio ( o quasi) il PanCricrì, il primo panettone italiano realizzato con farina di grilli. Sì, avete letto bene: grilli.

Quegli insetti che di solito cerchiamo di tenere fuori dalle nostre case ora sono l’ingrediente principale del nostro dolce natalizio preferito, la delizia meneghina che ha conquistato intere generazioni di grandi e piccini. Provate ad immaginare la scena: la famiglia tutta riunita attorno al tavolo alla sera della Vigilia, l’albero di Natale scintillante, e al centro della tavola… un panettone riccamente farcito con grilli caramellati.

Potrebbe sembrare uno scherzo ma non lo è. Questa discussa e sicuramente innovativa trovata è una creazione del Maestro Pasticciere Davide Muro dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo. Questo inedito ( o inaudito?) dolce contiene un mix di farina normale e farina di grilli, arricchito con cioccolato e, per non farci mancare nulla, grilli caramellati.

Ma perché fermarsi qui? Forse il prossimo passo sarà un pandoro con cavallette o una colomba pasquale con camole e formiche. Dopotutto, l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha dichiarato che la farina di grilli è sicura per il consumo umano. E non dimentichiamo il lato nutrizionale: la farina di grilli pare sia ricca di proteine, calcio, ferro e vitamina B12. Perfetto per chi vuole mantenersi in forma durante le feste, giusto? E se siete intolleranti al lattosio, niente paura! Questo "panettone" è privo di latte e burro.

Pare che il sapore sia anche buono e che cioccolato e i grilli caramellati si sposino alla perfezione. Almeno, così dicono i temerari e i curiosi che hanno avuto il coraggio di addentare il PanCriCri e sgranocchiare gli insetti croccanti che lo ricoprono. Nessun dubbio sul fatto che questo bizzarro dolciume possa anche piacere a qualcuno e che abbia pure proprietà salutari ed è sacrosanto che chi voglia assaggiarlo abbia la facoltà di farlo.
Lascia però un pò perplessi il fatto che sia stato associato ad un'icona gastronomica natalizia come il panettone. Se da una parte il mondo dell'Arte Bianca è sicuramente e giustamente caratterizzato dell'innovazione e dell'inventiva, dall'altro una sua componente fondamentale è e deve essere il rispetto della tradizione.

La tradizione è l'anima della stragrande maggioranza delle creazioni gastronomiche e dolciarie.

Soprattutto quando è legata ad un periodo speciale come è quello di Natale. Ed io anche quest'anno onorerò questa festa magica con una bella fetta di panettone classico con uvetta e canditi, tradizionale ma mai antiquato e fuori moda.

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