Algeri - Sale la tensione nel Maghreb, il popolo scende in piazza con vere e proprie forme di guerriglia urbana contro il caro vita. Dopo la Tunisia anche l’Algeria è teatro di violente proteste contro l'aumento dei prezzi e la disoccupazione dilagante in un clima di crescente rabbia e frustrazione delle fasce più deboli della popolazione. Violenti scontri sono in corso ad Annaba, principale città dell’est del Paese dove i manifestanti si trovano nel centro della città e si stanno scontrando con la polizia.
Sempre più cari i beni di consumo Il tutto mentre l’Egitto vive momenti di forte tensione interna, dopo l’attentato contro i cristiani copti dei giorni scorsi. Violente sommosse ieri sera hanno scosso diverse città algerine per dire basta ai rincari dei beni di largo consumo, zucchero, grano e olio in testa. Nel quartiere Bab El Oued, ad Algeri, dozzine di giovani sono scesi in piazza esasperati dalla mancanza di lavoro e di alloggi. E non sono mancati atti vandalici contro negozi e auto nelle zone.
La protesta che ha interessato anche nelle aree di Bordj El Kiffan, Bordj El Bahri, sempre nella capitale,si è poi estesa ad ovest del paese, Orano a Tipaza, Djelfa, Ouargla, Blida, passando per la Cabilia e arrivando alle città dell’est come Annaba e Costantina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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