da Valencia
Finalmente è Coppa America, oggi alle quindici il defender Alinghi e lo sfidante Emirates Team New Zealand incroceranno le rande per la prima volta. La Coppa America, fusa a metà Ottocento da Garrard, il gioielliere della regina Vittoria, sarà del primo che raggiunge le cinque vittorie. È la trentaduesima volta che la Auld Mug, la vecchia brocca, viene messa in palio, la prima volta in Europa da quando si chiama così. La prima volta infatti, quella della famosa regata attorno all'isola di Wight, era solo La Coppa delle Cento Ghinee.
Come ad ogni edizione di questo trofeo, dietro le valenze sportive e tecnologiche si celano contenuti sociali ed economici: se ad alzarla al cielo saranno ancora gli uomini di Alinghi vorrà dire che si resta ancora in Europa, magari non Valencia, perché c'è da fare un nuovo business in un altro porto mediterraneo, forse italiano, e gli ospiti degli sponsor hanno già visto tutto della città.
Se la vittoria andrà invece ai neozelandesi, quelli che purtroppo hanno umiliato Luna Rossa, potrebbe voler dire volare ancora a Auckland e forse tornare a una dimensione più pionieristica. Ai «kiwi» si chiede se è «revenge», vendetta per la sconfitta del 2003 o se è solo «rematch» un nuovo incontro. Loro dicono che è solo una regata che vogliono vincere. Ernesto Bertarelli, l'unico sfidante della storia che ha vinto al primo tentativo, dice che «questa volta per noi è tutto molto più difficile. È più difficile vincere un'altra volta che vincere la prima volta. Nel 2003 non ci aspettava nessuno, adesso ci guardano e non solo; da quattro anni a questa parte ci copiano anche. Non sarà facile vincere, la Coppa è un gioco severo in cui bisogna avere molta onestà. Sul piano personale significa molto e più di quanto sia stata la prima volta. L'evento è cresciuto molto, ma la vela resta uno sport destinato a cambiare molto nel prossimo futuro».
Per chi ama i numeri si può ricordare che assieme lentità dell'evento, le sponsorizzazioni della manifestazione, i diritti Tv, il lavoro con la città, hanno un valore di 230 milioni di euro circa, almeno otto volte quanto era stato nel 2003 a Auckland e questa valorizzazione è stata voluta proprio da Bertarelli. «È stato un grandissimo successo. Io voglio anche un evento più aperto al pubblico, questo era uno dei nostri obiettivi».
Sul piano tecnico Alinghi ha scelto di correre con Sui 100, l'ultima barca costruita, e il timoniere sarà l'americano Ed Baird, già allenatore di Russell Coutts nel 95 e buon amico dello skipper Brad Butterworth. Tra i titolari due italiani, l'aiuto prodiere Cico Rapetti e il tailer Lorenzo Mazza.
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