Finale amara per Larissa Iapichino: nel lungo un'altra medaglia di legno per l’Italia

L'atleta fiorentina si batte molto bene ma non riesce a trovare la misura giusta per salire sul podio: tra l'azzurra ed il bronzo solo nove centimetri. L'Italia consolida il suo primato poco invidiabile nei quarti posti

Finale amara per Larissa Iapichino: nel lungo un'altra medaglia di legno per l’Italia
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Il debutto olimpico di una delle atlete più attese della spedizione azzurra a Parigi si conclude come nessuno avrebbe voluto mai. Larissa Iapichino si batte fino all’ultimo salto ma si ferma a soli otto centimetri dal gradino più basso del podio. La fiorentina chiude con una misura non banale come 6.87 ma non basta per prendersi il bronzo in una finale estremamente competitiva. Resta un minimo di rimpianto per quei pochi centimetri e per l’ennesima medaglia di legno per l’Italia, che continua a consolidare questo primato decisamente antipatico tra le partecipanti ai Giochi Olimpici. Trionfa l’americana Davis-Woodhall davanti alla tedesca Mihambo, che aveva battuto Larissa agli Europei di Roma.

Larissa ad otto centimetri dal bronzo

La gara della fiorentina parte decisamente bene: il primo salto non è devastante come quello messo nelle qualificazioni ma si tratta comunque di una misura niente male, un 6.78 che le consente di portarsi temporaneamente in testa alla classifica. Il primato, però, dura solo due minuti, il tempo di aspettare il primo salto di una delle favorite, la statunitense Dina Davis-Woodhall, che sfiora i sette metri. Pochi minuti dopo è l’altra americana Moore ad alzare ancora l’asticella: per riprendersi la testa Larissa avrebbe bisogno di battere il suo primato personale di 6.96. Il secondo balzo dell’azzurra non è niente male, un 6.87 che le consente di riprendersi il terzo posto in classifica. Il secondo salto della Davis-Woodhall è di cinque centimetri oltre ai sette metri che Larissa insegue da una vita ma ad alzare ulteriormente il livello della competizione ci pensa la tedesca Mihambo: bello il suo 6.95.

Iapichino atterraggio finale lungo Parigi 2024

Larissa non ci sta e prova a cambiare qualcosa ma il suo terzo salto è nullo. Questa si conferma una finale di livello assoluto, con parecchie atlete che approfittano di una pedana decisamente performante. Se il salto successivo dell’italiana è un 6.83 che serve davvero a poco, il quarto balzo della Davis-Woodhall sembra chiudere i conti per l’oro: battere il suo 7.10 sarà molto complicato. Nonostante una buona rincorsa ed una battuta non male, la Iapichino non riesce a migliorarsi: il suo 6.78 è conferma di una buona condizione ma non abbastanza per mettere una medaglia al collo. A complicare ulteriormente le cose ci si mette la Mihambo, che scavalca la Moore con il suo 6.98. Larissa in passato si era riservata il salto giusto per il finale ma stavolta il miracolo non le riesce: l’azzurra chiude con un ultimo salto da 6.85 e deve accontentarsi della medaglia di legno. Oro per la Davis-Woodhall, argento per la Mihambo che batte di due centimetri la Moore.

Larissa: “Sono stata bischera”

Quando si presenta ai microfoni della Rai, l’atleta fiorentina sembra avercela con sé stessa: “Sono stata bischera. Ho ripetuto la misura di una qualificazione fatta alle undici di mattina. Sono stata scema ed errori del genere si pagano alle Olimpiadi dove nessuno ti regala niente. L’Olimpiade era un’occasione enorme e l’ho sprecata. Mi dispiace”. Quando la collega prova a capire cosa non abbia funzionato, Larissa non riesce a spiegarsi cosa sia successo: “Non è un qualcosa di tecnico o di condizione, stavo molto bene, non riguarda l’allenamento ma Larissa deve farsi un esame di coscienza e capire come affrontare le prossime gare. Va bene che è un buon piazzamento, specialmente all’Olimpiade ma quando vuoi giocarti qualcosa di importante devi dare qualcosa di più. Devo imparare cosa mi è mancato per fare meglio”.

Dopo l’autoflagellazione, la Iapichino prova a fare buon viso a cattivo gioco per spronarsi a fare meglio in futuro: “Io oggi sono venuta qui tranquilla e sorridente, forse mi è mancato di accendere la miccia, non doveva capitare oggi ma non mi voglio buttare giù.

Sono dispiaciuta ma non bisogna darsi per vinti ma continuare a lavorare sia dal punto di vista tecnico che mentale e personale. Alla fine queste sono le lezioni più importanti. Vedrò di impararla bene a questo giro”.

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