Lo spettacolo con Drag Queen in posa come Gesù nell'Ultima Cena ha scatenato le polemiche dei vescovi francesi in primis che hanno definito lo spettacolo messo in scena alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici una “derisione del cristianesimo”. A condannare al Giornale l'episodio è il vescovo di Sanremo-Ventimiglia, monsignor Antonio Suetta che definisce lo spettacolo una “sceneggiata pietosa”. “Si tratta di un tributo che purtroppo oggi tutte le istituzioni di qualsiasi livello e di qualsiasi genere intendono tributare alla dottrina gender, uno dei pilastri del pensiero dominante del cosiddetto politicamente corretto. E' stata una scena pietosa e insulsa”.
I vescovi francesi hanno condannato l'episodio..
“Sono d'accordo con loro. Questo tipo di offesa è una autentica vigliaccata, perché oggi anche ad alti livelli come l'organizzazione dei Giochi Olimpici non ci si fa alcun problema ad offendere la cristanità, che è e resta comunque una realtà importante, numericamente e non solo, per la storia, i valori, e soprattutto una delle poche autentiche espressioni di pace che viene puntualmente attaccata perché la cristianità non risponde con la stessa moneta”.
Se fosse successo all'Islam?
“Non c'è paragone, un segno di vigliaccheria, assurda ed esagerata. Non c'era assolutamente bisogno perché ritengo che questa cosa oltre ad essere un insulto alla fede cristiana e a coloro che la professano è prima di tutto un insulto all'intelligenza. Cito Papa Francesco perché alcuni anni fa nella sua visita a Napoli disse: 'La teoria gender è una aberrazione della mente umana'. Sono veramente sconcertato da come autorità di qualsiasi tipo, persone che si dicono di cultura, non riescano ad opporre un sussulto di intelligenza e dignità umana a questa dottrina che appartiene a una minoranza insignificante, che purtroppo tiene in scacco non solo il mondo culturale, ma anche quello politico e sociale. Questa tendenza è pericolosissima, perniciosa dal punto di vista educativo perché permettiamo che modi di pensare e di vedere l'antropologia assolutamente privi di ogni fondamento ragionevole inquinino la crescita delle nuove generazione”.
Una simile cosa accadde a Sanremo, di cui lei è vescovo, con Achille Lauro che simulò la scena di un battesimo sul palco dell'Ariston.
“C'è una certa facilità con cui si attacca il cristianesimo.
Inoltre penso che queste scene siano di scarsissimo livello artistico. Se alcuni artisti debbono ricorrere all'offesa di valori di milioni di persone per tentare di fare colpo o ridere sono indegni di esser chiamati artisti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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