Sei Nazioni, l'Italia parte bene poi l'Inghilterra dilaga

Gli azzurri di Quesada reggono bene solo nel primo tempo rispondendo colpo su colpo ai padroni di casa ma affondano nei primi 13 minuti della ripresa

Sei Nazioni, l'Italia parte bene poi l'Inghilterra dilaga
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L’Inghilterra resta tabù per l’Italrugby nel Sei Nazioni: nella sfida giocata nel tempio di Twickenham, gli azzurri di Quesada reggono bene solo nel primo tempo rispondendo colpo su colpo ai padroni di casa ma affondano nei primi 13 minuti della ripresa quando le mete di Marcus Smith, Tom Curry e Ollie Sleightholme e le trasformazioni di un preciso Fin Smith consentono l’allungo decisivo all’Inghilterra. 47-24 il risultato finale a favore della Nazionale dei Tre Leoni, sette le mete subite dagli azzurri dopo le 11 incassate dai francesi.

Prima del match ingresso speciale per Jamie George, che festeggia le 100 caps ed entra da solo con in braccio la figlia piccolina... Una grave disattenzione dell’Italia dopo appena 4 minuti concede l’avanzamento facile agli inglesi e la meta a Tom Willis con il calcio preciso di Fin Smith. La risposta azzurra è immediata: al 14’ buon recupero dell’ovale da parte di Brex e il calcio esterno di Ioane lancia Capuozzo per la più facile delle schiacciate: Garbisi aggiunge la trasformazione per il 7-7. La nostra difesa resiste bene, ancora Garbisi fallisce un calcio di punizione da ottima posizione e dopo aver evitato la meta grazie a un placcaggio di Fischetti, il bis inglese arriva al 28’: un bellissimo lancio di piede di Fin Smith viene messo a terra, sempre sul lato destro del campo, da Freeman. Lo stesso Smith completa poi l’opera con la trasformazione che vale il 14-7.

Ancora una volta la replica azzurra non si fa attendere: splendida l’azione di Capuozzo, che spacca il fronte difensivo dell'Inghilterra e poi serve Vincent, bravo a inserirsi e ad andare a schiacciare in velocità. Garbisi aggiunge la trasformazione e l’Italia raggiunge il pari (14-14). Un rapido ribaltamento di campo da destra a sinistra manda in meta Sleightholme e da posizione defilatissima Fin Smith aggiunge la terza trasformazione su tre tentate (21-14). La punizione di Garbisi da posizione centrale e ravvicinata avvicina gli azzurri sul 21-17 prima dell’intervallo.

Devastante l’inizio della ripresa degli inglesi e black-out azzurro: in 13 minuti arrivano le tre mete trasformate che fanno volare i padroni di casa sul 42-17. Risultato compromesso per gli azzurri che provano a limitare i danni e a farsi vedere nei 22 metri inglesi con i cambi. Sussulto d’orgoglio finale con la meta di Menoncello trasformata di Garbisi dopo una strepitosa azione di forza di Zuliani, che resiste a 3 placcaggi ma a tempo scaduto arriva la nuova meta inglese di Ben Earl stavolta non trasformata da Smith.

Finisce 47-24 per gli inglesi.

Ultimo impegno dell’Italrugby nel Sei Nazioni 2025 sabato prossimo all’Olimpico contro l'Irlanda. Alla Francia, avanti di un punto in classifica sull’Inghilterra (impegnata in Galles nel turno conclusivo), basterà battere la Scozia per vincere il trofeo.

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