Un Tamberi acciaccato basta per accedere alla finale del salto in alto

Il portabandiera azzurro non appare al massimo nelle qualificazioni del salto in alto ma riesce comunque a saltare la misura minima per accedere alla finale di sabato. Bene anche l'altro azzurro Sottile

Un Tamberi acciaccato basta per accedere alla finale del salto in alto
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Dopo l’ospedale, la colica renale, il problema muscolare a metà luglio, la paura, Gianmarco Tamberi arriva finalmente allo Stade de France. Aveva detto che sarebbe stata la gara più difficile della sua vita e quello visto a Parigi non è certo un Gimbo d’annata. I problemi non mancano ma nonostante tutto il capitano della spedizione azzurra stacca il biglietto per la finale di sabato. Un paio di giorni in più per recuperare potrebbero fare tutta la differenza del mondo. Passa anche l’altro azzurro Sottile ma i due italiani non hanno brillato, sbagliando tre volte il 2.27. Visti i problemi di molti altri dei protagonisti annunciati, dall’infortunato Barshim all’americano Harrison, addirittura eliminato, tutto è ancora possibile.

Tamberi insoddisfatto ma qualificato

Non è il solito Gimbo quello che si presente allo stadio: guarda l’ora nervosamente, fa qualche corsetta di riscaldamento, controlla i suoi rivali, dall’amico Mutaz Essa Barshim, co-campione olimpico, al coreano Woo ma anche Harrison ed il neozelandese Kerr. Molto nervoso anche Stefano Sottile, impegnato nel gruppo B ma il primo salto ai 2.15 è buono. Tamberi preferisce passare alla misura successiva, visto che non è al massimo. Sottile sfiora l’asticella ma comunque passa il 2.20: Tamberi non sbaglia la prima misura, supera bene l’asticella ma scuote la testa atterrato sul materasso. Qualcosa non funziona e Gimbo lo sa. Parecchi problemi per molti dei favoriti fin dalle prime battute: Raats ci mette tre tentativi per saltare i 2.20 mentre Sottile imbrocca il 2.24 al primo tentativo in maniera davvero convincente.

Tamberi qualificazioni 2 Parigi 2024

Il secondo salto di Tamberi non è pulitissimo, l’azzurro tocca l’asticella con il sedere ma in maniera leggera, tanto da non farla cadere: 2.24 buono anche per Barshim, solo l’ottavo atleta a superare questa misura. Giornata da dimenticare, invece, per lo statunitense Harrison, che aveva già sbagliato sui 2.20: uno dei favoriti alla vigilia mette il terzo errore sui 2.24 ed è costretto ad abbandonare la gara, consolato da Tamberi. Uscito uno dei favoriti per la medaglia, non sbagliano invece Woo e Beckford, altrettanto quotati alla vigilia. I problemi per gli azzurri arrivano ai 2.27: sia Tamberi che Sottile sbagliano la misura forse definitiva per staccare il biglietto per la finale. Barshim è il primo a riuscirci ma, appena atterrato, si tocca il polpaccio: il qatariota è costretto a fermarsi ed è aiutato dal grande amico Tamberi. Gimbo sbaglia malamente sia il secondo che il terzo tentativo sui 2.27: la cattiveria solita non c’è, il portabandiera azzurro è stanco, svuotato. Sottile sbaglia anche lui il terzo tentativo ma è già qualificato: gli errori degli altri danno una mano a Tamberi che, nonostante parecchi problemi e una certa apprensione, approda anche lui alla finalissima.

Tamberi: “Sabato sarà un’altra gara”

Dopo aver fatto preoccupare i tifosi azzurri alla televisione e allo stadio, il Tamberi che si presenta ai microfoni della Rai è chiaramente insoddisfatto per una prova certo non maiuscola. Prima di tutto, però, il portabandiera azzurro vuol ringraziare i tanti che lo hanno sostenuto nei giorni scorsi, quando ha rischiato addirittura di non partecipare alle Olimpiadi: “Prima di tutto devo ringraziare la gente, tutti gli italiani, che mi hanno mandato un messaggio di sostegno. È significato tantissimo per me, non me lo aspettavo. Lavoro da anni per questo momento e arrivarci così non è quello che avrei sperato”. Gimbo non è contento ma pensa che il momento più difficile sia alle spalle: “L’avevo detto che sarebbe stato la gara più difficile della mia vita ma l'importante era andare in finale. Ma penso che sabato sarà più facile”. Sulla gara, poi, ha poco da dire: “Sapevo di dover sprecare le poche energie che avevo, è andata bene a 2.20 e 2.24, ma 2.27 ho provato a spingere ma la gamba non teneva”.

Tamberi qualificazioni 3 Parigi 2024

Nonostante si sia qualificato in maniera non brillante, Tamberi si dice certo che le cose in questi giorni cambieranno moltissimo: “Sabato sarà un'altra giornata, non me ne frega niente. Negli ultimi due giorni le cose sono cambiate, oggi sto decisamente meglio perché non ho più la febbre. Oggi ero condizionato, ma sabato non sarà così. Ho lavorato per anni per questo e so di meritarlo, perchè ho dedicato tutta la mia vita”. Un pensiero va al co-campione olimpico Barshim, che, però, non avrebbe avuto un problema serio: “Ha avuto solo un crampo, capita. Lui ha fatto 2.27, io no. Stava bene. In finale gli altri salteranno e anche io devo farlo. Spero con tutto il cuore di fare impazzire tutti i tifosi come tre anni fa, sarebbe una cosa unica”.

Il capitano della spedizione azzurra chiude facendo i complimenti al giovane Furlani per la sua prima medaglia olimpica e pensa ai suoi compagni: “Mi dispiace ieri di non aver potuto fare, per la prima volta, il discorso motivazionale alla squadra ma loro sanno che io sono con loro e credo in loro”.

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