Differenza tra riuso e riciclo

Riuso e riclo rientrano nelle fasi della gestione virtuosa dei rifiuti. Cosa prevede la direttiva europea, qual è l'impatto e ambientale e i benefici futuri

Differenza tra riuso e riciclo

Riuso e riciclo sono due termini di utilizzo corrente nella nostra quotidianità. Non tutti sanno, però, che esiste una differenza sostanziale tra l’una e l’altra parola, trattandosi di due diverse modalità di gestione virtuosa dei rifiuti. In entrambi casi, l’obiettivo è quello di massimizzare la durata dei beni di consumo così da poter trasformare gli "scarti" in risorse.

La gerarchia dei rifiuti (4R)

riuso e riciclo

La Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, abrogata il 19 novembre 2008, definisce i principi base (altrimenti noti come la regola delle 4R) per la gestione dei rifiuti secondo una gerarchia di priorità (Waste hierarchy) suddivisa in 5 fasi:

  • prevenzione (prodotti no waste)
  • riduzione
  • riutilizzo
  • riciclo
  • recupero

La direttiva, recepita in Italia dall'articolo 179 del D.Lgs 03/04/2006 n°152 (Codice dell’Ambiente) stabilisce che i rifiuti siano gestiti senza mettere in pericolo la salute umana e danneggiare l’ambiente; senza rischi per acqua, aria, suolo, piante o animali; senza causare fastidio attraverso rumori o odori e, infine, senza pregiudicare il passaggio o i luoghi di "particolare interesse".

L’atto normativo introduce anche il principio di "chi inquina paga" e la "responsabilità estesa del produttore" invitando le autorità nazionali competenti a istituire piani di gestione e prevenzione dei rifiuti.

Differenza tra riuso e riciclo

Sostenibilità

Il riuso e il riciclo sono due pratiche privilegiate nella gestione virtuosa dei rifiuti in quanto contribuiscono alla realizzazione del modello di economia circolare che mira, tra l’altro, ad estendere il ciclo di vita dei prodotti.

Con il termine riuso ci si riferisce a "qualunque operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti possono essere reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti".

Per riciclo s’intende, invece, "qualunque operazione di recupero attraverso cui i materiali di rifiuto sono nuovamente trattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini" (fonte Ue).

Facciamo due esempi riscontrabili nella quotidianità: una bottiglia di plastica vuota può essere riutilizzata come contenitore per i fiori, ad esempio, oppure per essere riempita nuovamente con una bevanda o, anche, come ornamento decorativo. In questo caso, parliamo di riuso.

Se, invece, la stessa bottiglia viene "trasformata" in un nuovo oggetto, parliamo di riciclo. Come nel caso del PET (polietilene tereftalato), una resina termoplastica che può essere riutilizzata, a livello industriale, per realizzare imbottiture per cuscini, tappeti e altri oggetti.

L'impatto ambientale

Ambiente

Come dimostrato, il riuso e il riciclo possono essere tradotti in azioni concrete nella gestione quotidiana dei beni che hanno esaurito la loro funzione primaria. Quanto ai benefici per l’ambiente, sono molteplici. I più rilevanti:

  • riducono la quantità di rifiuti e, al livello industriale, anche di quelli “pericolosi”;
  • contribuiscono alla riduzione delle emissioni dei gas di serra;
  • comportano un minore spreco di risorse naturali (acqua e altre materie prime) e di energie;
  • rientrano tra le strategie per contrastare l’aumento dell’inquinamento.

Tra gli obiettivi futuri messi a norma dall’Ue è previsto, entro il 2025, il riciclo per almeno il 55% dei rifiuti urbani (60% entro il 2030 e 65% entro il 2035). Al contempo, le direttive vincolano lo smaltimento in discarica (fino ad un massimo del 10% entro il 2035). Il 65% degli imballaggi, invece, dovrà essere riciclato entro il 2025 e il 70% entro il 2030. Non solo.

Mediante la gestione virtuosa dei rifiuti, e quindi con la realizzazione di un modello di economia circolare, si attende anche un impatto positivo sull’occupazione, con almeno 500mila posti di lavoro in più nei prossimi anni.

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