
Da Carlo Maria Cipolla al nuovo settimanale di approfondimento economico Moneta la strada è breve. Il celebre storico italiano, specializzato in storia economica, era solito rispondere «moneta» a chi gli chiedeva di spiegare cos'è l'economia in una sola parola. Il nuovo inserto economico, che è disponibile ogni sabato in edicola in abbinamento con Il Giornale, Libero e Il Tempo, si propone di proporre una sintesi virtuosa dell'economia, andando a trattare settimanalmente temi poco arati dai giornali generalisti e talvolta trascurati anche dai giornali prettamente economici. Un esempio è l'agricoltura, con la forte dipendenza dell'Italia dalle importazioni per buona parte di ciò che arriva sulle tavole. «Il 60 per cento della carne bovina che mangiamo in Italia arriva dall'estero, il 40% del mais e del grano arrivano dall'estero. Se i mercati si chiudono diventerà molto più complicato acquistare tutto ciò che serve in quanto per molti cibi siamo dipendenti dall'estero. Non dimentichiamo quello che è successo con l'energia, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina», ha osservato Osvaldo De Paolini, nel corso della presentazione del nuovo settimanale Moneta, del quale è direttore.
Moneta nasce in un momento molto particolare in cui gli equilibri economici globali sono messi in discussione dalla guerra commerciale innescata dalla nuova amministrazione Trump. «Di questioni economiche c'è molto da discutere e quindi, anche se qualcuno si stupisce perché in un momento di crisi della carta stampata far nascere un giornale può apparire cosa insolita, c'è bisogno e ci sarà sempre più bisogno perché non credo che questo terremoto, questa scossa globale si fermerà in poco tempo, anzi credo che nei prossimi mesi avremo molto di cui scrivere», ha osservato De Paolini.
Dalla cornice dell'ex sala delle grida di Borsa a Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari a Milano, non poteva mancare un passaggio relativo alle attuali elevate tensioni sui mercati, con una carrellata delle precedenti grandi crisi borsistiche, tra cui spicca il Black Monday del 19 ottobre 1987, quando in una sola seduta il Dow Jones perse il 22,6%.
La missione di Moneta - che nel numero in edicola oggi parlerà ampiamente delle vicende economiche e borsistiche di questi giorni con anche un'intervista al fondatore e ad di Finecobank, Alessandro Foti - è di semplificare il linguaggio economico che per sua natura non è così semplice. «Il compito che ci proponiamo è offrire uno strumento in grado di far capire anche le cose un po' più complicate in modo semplice ma non banale», ha sottolineato De Paolini che ha chiosato il suo intervento con un accenno alla questione Mediobanca-Generali.
«Voglio chiarire che su Generali come gruppo assicurativo non nulla da dire, è una società ben gestita soprattutto negli ultimi tra anni, ciò che non condivido è come Mediobanca gestisce la governance, modalità e modi che appartengono al secolo scorso».
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