Italia in pole position nel rapporto Digital Sustainability Index Young, presentato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale e da Ey Foundation Onlus. La ragione del primato è nel 37% dei giovani - in particolari ragazze e donne - che, mentre utilizzano strumenti digitali, non dimenticano di ricorrere a comportamenti sostenibili.
Il report ha coinvolto 5 Paesi europei: Italia e Francia - i cui giovani hanno atteggiamenti simili nel campo della sostenibilità - Germania e Spagna - che sono a forte digitalizzazione - e Polonia. Sono state analizzate le infrastrutture delle nazioni coinvolte e le risposte fornite in tal senso da un campione significativo di 800 giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni in merito alla consapevolezza dell’importanza della tecnologia anche in relazione alle tematiche ambientali.
I giovani italiani sostenibili digitali
Stando al report, 1 giovane italiano su 3 si è dichiarato costantemente connesso ai social, ma il 65% degli intervistati ha anche aggiunto che “bisognerebbe insegnare a usarli proficuamente”. Gli under 25 italiani hanno individuato la responsabilità nella scarsa adozione delle tecnologie per la tutela dell'ambiente e la sostenibilità economica e sociale nelle istituzioni (57%), nei cittadini (25%) e nelle aziende (18%). Il corrispettivo francese che individua tale responsabilità nei cittadini è più alta negli altri Paesi coinvolti, e si attesta intorno al 48% in Francia. Inoltre i giovani italiani pensano per il 42% che la crescita economica debba avvenire sì, ma entro un consumo equilibrato delle risorse del pianeta Terra.
“Tra i rischi percepiti - ha spiegato Massimo Antonelli, ceo Ey Italy e Chief Operating Officer Ey Europe West - i giovani in Italia ritengono che il cyberbullismo sia la principale problematica derivante da una società iper-connessa (60%) e la stessa visione emerge quasi in tutti i Paesi considerati. Al secondo posto troviamo l’uniformazione delle identità a degli standard ideali (39%) e la perdita del tempo personale (38%). Pensando alle nuove generazioni è quindi necessario investire su educazione e inclusione, partendo da un piano di educazione digitale nazionale”.
Quali sono le priorità
Nel connubio tra le necessità di digitalizzazione e sostenibilità, gli italiani sono seguito nella classifica dai giovani spagnoli (34%), polacchi (26%), tedeschi (18%) e francesi (18%). Secondo il 71% degli italiani il tema più importante oggi è il cambiamento climatico, argomento che interessa il 69% dei coetanei spagnoli, il 62% dei francesi, il 56% dei polacchi e il 42% dei tedeschi.
Il 67% dei giovani italiani inoltre crede che si debbano affrontare i problemi connessi con l’inquinamento, seguiti dal 63% degli spagnoli, il 58% dei francesi, il 54% dei polacchi e il 47% dei tedeschi. Ci sono però anche delle lacune: secondo il 27% degli italiani intervistati crede di non conoscere o conoscere poco il concetto di sostenibilità, così come il 32% dei coetanei tedeschi e il 62% dei francesi.
“I risultati della nostra ricerca - ha commentato Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale - mostrano l’importanza di lavorare sulle infrastrutture, ma soprattutto sulla consapevolezza: perché è proprio in Paesi come il nostro, caratterizzati da minore diffusione delle competenze digitali, che dobbiamo preoccuparci di sviluppare un uso consapevole delle tecnologie a favore della sostenibilità.
Esiste una perfetta (e preoccupante) proporzionalità inversa, tra diffusione delle competenze digitali e consapevolezza di dover approfondire questi temi, che porta i più competenti a volerlo diventare ancora di più, e i meno competenti a pensare di non aver bisogno di approfondire”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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