Anche i cassonetti vanno a ruba

Viale Marconi, sparite le guarnizioni in gomma Con conseguenti gravi problemi igienici

Anche i cassonetti vanno a ruba

Vandali in azione a viale Marconi e dintorni. I cassonetti dell’Ama modello MZ23B, di recente e costosa fabbricazione, destinati alla raccolta degli scarti alimentari nei giorni scorsi sono stati privati da entrambi i lati delle chiusure in gomma, ciascuna lunga un metro e alta trenta centimetri. E, rimasti completamente aperti dopo i furti delle guarnizioni, stanno creando seri problemi igienici ai cittadini per il cattivo odore che emanano e per la facilità con cui gli animali randagi, soprattutto i topi, saltano all’interno alla ricerca di cibo.
Come se non bastasse creano difficoltà non indifferenti agli stessi camion dell’Ama, perché quando vengono sollevati da terra perdono gran parte dei rifiuti che si sparpagliano sporcando l’asfalto.
«Serve un intervento immediato - fa presente Miranda Musso, presidente del comitato di quartiere - per risolvere il problema, che rende invivibile tutta la zona». I raccoglitori della spazzatura, infatti, sono in bella mostra in gran parte delle strade circostanti, da via Quirino Maiorana a via Grimaldi, da via Oderisi da Gubbio a via Alessandro Cruto, proprio di fronte alla scuola elementare «Renato Guttuso», da via Cardano a via Antonio Roiti fino a Lungotevere degli Inventori. Qualche incivile deve essersi divertito molto a compiere una serie atti vandalici criminosi, secondo una precisa e localizzata pianificazione, che creano non pochi disagi ai residenti ma anche ai commercianti della Magliana.
«Con il caldo, dai secchi perennemente aperti esce un fetore terribile - spiega Angela, che ha due cassonetti proprio davanti al suo piccolo negozio -. Facciamo i salti mortali per rimanere aperti con la concorrenza dei supermercati. Se ora ci fanno anche scappare quei pochi clienti per la puzza dei rifiuti, siamo veramente rovinati».
Secondo Piergiorgio Benvenuti (Pdl) la responsabilità di questi strani furti potrebbe essere di gruppi di nomadi, che usano le lastre di gomma per pavimentare le loro baracche o risuolare le scarpe.

«Per questo - dichiara il consigliere provinciale - è auspicabile un maggior controllo del quartiere da parte delle forze dell’ordine che ancora non sono riuscite a trovare i vandali. Bisogna assicurare al più presto alla giustizia gli autori di tali furti così da prevenire anche ulteriori danneggiamenti».

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