Andy Garcia: «Perché vengo a Miss Italia? Avete le più belle del mondo, dopo Cuba»

L’attore, in giuria, si è concesso anche un giro su una Ferrari all’autodromo di Monza

nostro inviato a Salsomaggiore

A chi se lo ricorda nei panni del nipote di Don Vito Corleone nel Padrino III, fa un po’ effetto vederlo presiedere la giuria che elegge la ragazza più bella d’Italia. Smessi i panni del poliziotto, dell’avvocato, dell’eroe per caso o del ladro nemico di George Clooney (nei vari Ocean’s), si è presentato ieri a Salsomaggiore con un austero completino grigio: poteva passare per qualsiasi turista in cerca di acque termali. Ma la discrezione è nella natura di Andy Garcia, l’attore (Gli intoccabili, The Lost City) e regista di origini cubane, 52 anni: da sempre si tiene lontano da Hollywood ed è sposato con la stessa donna, Marivi Lorido, con cui ha avuto quattro figli, da venticinque anni. Anche a lui deve essere parso strano accettare una simile offerta. Del resto, quando la carriera comincia un po’ a calare, e non si può più continuare a interpretare il bello e macho latino, si comincia a pensare ad altro. E che cosa c’è di più divertente di farsi pagare per assistere a una sfilata di belle ragazze, rimpinzarsi di culatello e correre addirittura all’autodromo di Monza su una Ferrari come si è concesso l’altro ieri?
«Se devo partecipare a un concorso di bellezza, ho pensato - ha detto sornione in conferenza stampa - meglio farlo in Italia, dove ci sono le più belle donne del mondo, dopo Cuba, ovviamente, il Paese in cui sono nato. Anzi Italia e Cuba sono sempre state le mie due anime».
Ma lei farebbe partecipare le sue figlie a un concorso di questo tipo?
«Faccio far loro ciò che vogliono purché si rientri nei parametri del rispetto».
Però cresce i suoi figli lontano dal mondo del cinema o della televisione...
«Semplicemente perché io sono fatto così. Dedicarmi alla mia famiglia quando non lavoro è la cosa che mi dà più gioia. E poi la mia vita privata è pubblica, se volete sapere quello che faccio basta seguire i miei figli».
Nessun divismo...
«Quando ero ragazzo andavo al cinema per vedere gli attori, ma non mi interessava sapere della loro vita privata. Oggi è tutto diverso».
Cosa sta girando?
«L'ultimo film appena finito si intitola City Island, su una banda del Bronx».
Lei è nato a Cuba, se n’è andato da ragazzino dopo la rivoluzione castrista e da sempre sogna il ritorno della democrazia.
«In tanti anni lontano dalla mia terra, sono riuscito a tornarci solo una volta. Sono cinquant’anni che Cuba vive sotto una dittatura e il passaggio alla democrazia è molto difficile. Nella speranza che presto accada ci dobbiamo mettere tutti, anche l’Italia, ad aiutarla».
E per il Paese in cui vive, gli Stati Uniti, cosa auspica: Obama o McCain?
«Non sono argomenti da concorso di bellezza».


Allora torniamo alle ragazze: che cosa nota di più in una donna?
«Tutte le donne hanno una bellezza naturale, che comincia dallo spirito».
Troppo bravo, troppo buono, un alieno qui a Salsomaggiore mentre le telecamere indugiano sulle mutandine delle miss.

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