Appalti, Berlusconi: severi con chi ha sbagliato

Il premier, intervistato da Vespa nel suo ultimo libro: "Per l’opinione pubblica è chiaro che questi casi non hanno nulla a che vedere né con l’attività di governo né col partito. Una cosa è certa: il Pdl non ha mai ricevuto finanziamenti illeciti". Poi su Verdini: "Gli confermo la fiducia come coordinatore"

Appalti, Berlusconi: severi con chi ha sbagliato

Roma - "Si tratta di casi personali e isolati che nulla hanno a che vedere con l’attività del governo e del partito". Lo dice Silvio Berlusconi a Bruno Vespa per il suo ultimo libro, "Nel segno del Cavaliere". Il presidente del Consiglio risponde senza esitazioni: "Dagli ultimi sondaggi risulta che per l’opinione pubblica è chiaro che questi casi non hanno nulla a che vedere né con l’attività di governo né con quella del partito. Una cosa è certa: il Popolo della Libertà non ha mai ricevuto finanziamenti illeciti da nessuno e semmai è stato il presidente del Consiglio ad intervenire sulle finanze interne con mezzi propri".

Esibizione di isteria giustizialista Il premier torna a escludere che le indagini avviate sugli appalti legati al G8 siano la premessa di una nuova tangentopoli e ribadisce: "Non mi è piaciuta per nulla l’ennesima esibizione di isteria giustizialista, con la pubblicazione di centinaia di nomi di clienti di un’azienda presentati come se fossero tutti dei colpevoli. Non è gettando fango su degli innocenti che si fa giustizia".

Nessuna indulgenza Berlusconi conferma poi che "se ci saranno uno, due, tre casi di comportamenti illegittimi saranno i magistrati ad accertarlo. E in questo caso ci sarà severità di giudizio e di decisione nei confronti di chi fa politica e ha responsabilità pubbliche. La nostra linea, da quando siamo scesi in campo, è sempre la stessa: nessuna indulgenza e impunità per chi ha sbagliato".  

Berlusconi: "Mai pronunciato i nomi, fiducia a Verdini" "Mi dispiace che un banalissimo equivoco rischi di far nascere un caso che non esiste. Non ho mai pronunciato i nomi di Scajola e di Verdini, nè altri nomi. Rispondendo ad una domanda sull’ipotesi di una nuova Tangentopoli sollevata dai giornali ho risposto, come avevo già fatto tante altre volte: "assolutamente no, si tratta di casi isolati...". I titoli non li faccio io e non ne posso rispondere". È quanto dichiara il premier Silvio Berlusconi, precisando il senso delle dichiarazioni rilasciate a Bruno Vespa per il suo ultimo libro. "Il Presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, conferma la propria fiducia nell’on. Denis Verdini quale coordinatore nazionale del Popolo della Libertà", si legge in una nota del partito.

Vespa: "Berlusconi non mi ha mai fatto nomi" "La precisazione del presidente del Consiglio è corretta.

Durante la nostra ultima conversazione, in una domanda sui rischi di una nuova tangentopoli, ho fatto riferimento tra l’altro alle inchieste su Scajola e Verdini. Ma è vero che nella sua risposta il presidente non ha fatto nomi, come dimostra il testo riportato nelle anticipazioni del mio libro". Lo afferma Bruno Vespa in un breve comunicato. 

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