Arcimboldo, si parte col botto

Milano sempre più internazionale? A giudicare dal cartellone delle mostre promosse dal Comune per il 2011, l’affermativo è d’obbligo, come ha sottolineato il sindaco Letizia Moratti a proposito di «un sistema museale di scala mondiale». Ieri a Palazzo Reale, nel corso della presentazione ufficiale del ricco programma, l’assessore alla Cultura Finazzer Flory ha orgogliosamente messo sul tavolo la strategia culturale di Palazzo Marino. Le mostre quest’anno saranno 54 (raddoppiate dal 2006, con i visitatori aumentati del 300%), articolate in nove sedi diverse (si punta a superare il tetto dei 2 milioni di presenze), e organizzate secondo un percorso che ha i suoi due pilastri da una parte nella valorizzazione dell’identità artistica della città, dall’altra nella crescita del respiro mondiale del capoluogo.
Tra le «location», Palazzo Reale si conferma sede d’elezione: ospiterà così i «carichi pesanti» sui quali lo stesso assessore ha ammesso di puntare alto in termini di botteghino. A cominciare da Arcimboldo (10 febbraio - 22 maggio): la prima mostra realizzata in città sullo straordinario artista cinquecentesco che a Milano deve i natali. Un vero e proprio colpo grosso, con l’arrivo dalla National Gallery of Art di Washington di una sfolgorante selezione di opere del pittore. E ancora, il ritorno degli Impressionisti, con i 73 capolavori della collezione americana Clark che proprio a Palazzo Reale inaugura il suo primo tour mondiale (2 maggio - 19 giugno). A chiudere il tris, c’è Cezanne (ottobre 2011 - febbraio 2012), con la ricostruzione del lavoro che il maestro provenzale di origini piemontesi svolse tra i due «Ateliers du Midi». Intanto oggi, nella Sala delle Cariatidi, parte l’attesa opera Women Without Men (Donne senza uomini), basata sull’omonimo romanzo della scrittrice iraniana Shirin Neshat (giunta a Milano per l’inaugurazione), sui diritti umani, bandito in Iran. Evidentemente non è tutto. Merita una segnalazione la prima antologica italiana dedicata ad Artemisia Gentileschi, artista protagonista del Seicento europeo, che ha atteso tre secoli per essere apprezzata su scala internazionale per le sue qualità di pittrice (settembre 2011 - gennaio 2012). Un doveroso cenno anche per Tiziano Giovane, che chiuderà il palinsesto dell’annata: tra le numerosissime mostre organizzate su Tiziano nell’ultimo ventennio, mancava proprio un’esibizione sulla sua «rivoluzionaria» stagione giovanile. Non poteva mancare un focus sul Risorgimento. Nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’unità nazionale, Progetto Unità d’Italia proporrà l’esposizione delle 11 tele restaurate delle Civice Raccolte Storiche (dal 18 marzo al 29 maggio).
Doppio appuntamento con Michelangelo al Castello Sforzesco, con Michelangelo architetto (11 febbraio - 8 maggio) e L’ultimo Michelangelo (18 marzo - 19 giugno), mentre in ambito di arte contemporanea il Pac proporrà, tra l’altro, Pixar, originale exibition che rivela il processo creativo che sottende alle produzioni cinematografiche della nota Casa cinematografica californiana di animazione (data da definire).

Da non perdere, a Palazzo della Ragione da ottobre a dicembre, la mostra fotografica di James Nachtwey, considerato l’erede di Robert Capa, sulle atrocità della guerra e le emergenze del pianeta. Il programma completo e tutti i dettagli su www.comune.milano.it.

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