Argelati, estate senza piscina. Il Comune la affida ai privati

Stop per lavori anche alla Suzzani e alla Saini. L'Alcione Milano in serie C giocherà all'Arena civica

Argelati, estate senza piscina. Il Comune la affida ai privati
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Prima le buone notizia. Le ragazze del Sanga Basket hanno conquistato la serie A1 e ora il Comune sarà «direttamente coinvolto nella ricerca di sponsor che permettano l'iscrizione in A1 e nella ricerca di un palazzetto» per le partite di richiamo. Ed è a un passo il ripescaggio della squadra di calcio Alcione Milano in serie C, «dovranno utilizzare l'Arena Civica almeno per le partite in casa». E l'assessore allo Sport Martina Riva snocciola subito dopo in Commissione comunale la lista delle tre piscine pronte a chiudere per lavori. I milanesi quest'estate dovranno fare a meno dell'Argelati, «abbiamo ricevuto una manifestazione di interesse per un partenariato pubblico-privato come per il Lido e la Scarioni e non appena ci presenteranno il progetto valuteremo l'interesse pubblico e lanceremo una gara.

Non è più pensabile tenere aperto un centro balneare 3 mesi all'anno e aveva costi di ristrutturazione molto alti, con i privati sarà aperto 365 giorni all'anno. Chiusa (di nuovo) da luglio la piscina Suzzani a Niguarda, aveva riaperto solo nel 2021 dopo il restyling ma manca ancora la certificazione degli impianti e «non possiamo chiudere gli occhi sulla sicurezza degli utenti», i lavori dureranno circa un anno/un anno e mezzo, si spera nella riapertura a marzo 2025. E chiuderà da ottobre per due anni il Centro Saini, affidato all'università Statale per i corsi di Scienze motorie ma ri-aperto dal 2015/2026 anche al pubblico. L'investimento di ateneo, Regione e Stato ammonta a 36 milioni. Tra i lavori: una nuova foresteria, palestra, copertura dei campi da tennis, nuovi campi da padel, volley, parete da arrampicata, percorso fitness della terza età.

«Assisteremo le 50 associazioni che usano lo spazio per trovare una nuova casa per due anni dice Riva. Altro capitolo ostico, l'Agorà chiusa ormai da gennaio. Il Comune vuole affidare il palaghiaccio a lungo termine per un restyling da 10 milioni e la gara per la concessione temporanea di un anno è stata un flop. «Stiamo cercando la via per affidare l'impianto per un anno e riaprire per la stagione 2023/2024 alleggerendo la società dei costi ingenti che servono per la sola riapertura, circa mezzo milione» spiega. Se il gestore non fosse lo stesso che poi si aggiudica l'impianto a lungo termine potrebbe scattare un rimborso. «É un impianto difficile da gestire, solo due privati ci hanno chiesto di fare un sopralluogo».

Il consigliere FdI protesta sulla gara per l'Argelati: «C'è una concessione dei centri sportivi ai privati, è un tema che va affrontato in Consiglio, non lo decide la giunta dall'oggi al domani». I lavori del Lido intanto inizieranno in estate e dureranno due anni. Per la Cantù il cantiere chiuderà a luglio e la piscina riaprirà a settembre.

Per il capogruppo della Lega Alessandro Verri invece «chiudere il centro Saini due anni è una follia, bene la riqualificazione ma come si fa a non avere già un progetto di ricollocamento o una garanzia per le 50 associazioni presenti?».

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