Arte Pubblica in Piazza del Duomo: i 1000 volti di JR sulle facciate dell’Arengario

L’artista francese stupisce ancora con le sue installazioni. “Ora tocca a voi” racconta con fotografie in bianco e nero le storie dei nostri anziani

Arte Pubblica in Piazza del Duomo: i 1000 volti di JR sulle facciate dell’Arengario

Piazza del Duomo, a Milano, è diventata palcoscenico, in scena i volti di mille anziani, donne e uomini che ci abbracciano con i loro sguardi, sui segni delle loro facce il racconto di una vita intera. L’installazione temporanea di Arte Pubblica, sociale, dal forte impatto visivo, è stata inaugurata il 31 gennaio e sarà visibile fino a martedì 14 febbraio 2023.

Per accogliere il progetto, pensato appositamente per Milano dallo street artist francese JR, Jean René, il Museo del Novecento ha messo a disposizione le facciate dell’Arengario, dove ha sede il Museo, e del suo gemello che ne diventerà l’ampliamento; 700 metri quadrati visibili a tutti, impalcature ricoperte da teli in PVC microforato completamente rivestite da grandi foto in bianco e nero per catturare con maggiore intensità le espressioni somatiche. La realizzazione ha potuto avvalersi del supporto e della partecipazione del Comune di Milano – Cultura e ArtsFor, dell’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici, del Museo del Novecento, del Municipio 1 e Municipio 4, della Fondazione Amplifon.

L’installazione “Ora tocca a voi” è parte di Inside Out Project, un progetto di arte partecipativa che ha come obiettivo quello di far emergere l’importante ruolo dei nostri nonni, a volte dimenticati nelle strutture a loro dedicate, maggiormente soli nel periodo di forte isolamento creato dalla pandemia; ma anche della necessità di confronto tra generazioni che può portare al miglioramento del mondo futuro. JR ha iniziato il progetto su un sito internet e ha coinvolto, già dal 2011 una moltitudine di persone in tutto il mondo: sono stati realizzati più di quattrocentosessanta mila ritratti in centoquarant’otto Paesi.

Dice Gianfranco Maraniello, direttore del Museo del 900 di Milano: “E' come se queste persone ci dicessero ‘noi abbiamo fatto il Novecento, ora tocca a voi’”.

Ad Askanews l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi ha affermato: “Sono dei volti di donne e uomini che dal sorriso al pianto, dalla commozione all’austerità, dalla severità al dolore ci trasmettono qualcosa che oggi è importante. Perché vedere questi anziani che vivono le nostre Rsa, le immagini sono state fatte dagli studenti di Brera in tante Rsa d’Italia, è incoraggiante. È anche un gesto di tenerezza, dolcezza e riconoscenza verso questo strato della popolazione”.

JR per la realizzazione dell’installazione ha coinvolto un gruppo di studenti dell’Accademia di Brera guidati dal docente Cosmo Laera, Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte, Corso di Fotografia; hanno ritratto gli anziani ospiti delle quaranta RSA, Residenze Sanitarie per Anziani, della Lombardia, facenti parte del progetto “Ciao” della Fondazione Amplifon che ha avuto inizio nel 2020, insieme ai volti degli anziani dell'associazione ViviDown, della Comunità di Sant'Egidio e di alcuni rifugiati ucraini accolti in Moldavia dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite.

Dichiara Laera: “L’Accademia di Brera ha recepito la richiesta di collaborazione coinvolgendo più di 20 studenti del mio corso che in più di sei mesi hanno scattato foto, alternandosi nelle riprese di documentazione video nelle RSA interessate. Fatta la proposta, i ragazzi hanno condiviso un progetto che implica una partecipazione soprattutto emotiva, basato sul contatto umano, che ha avvicinato generazioni diverse”. “Gli studenti coinvolti del triennio e del biennio di Fotografia, hanno realizzato 1000 immagini corrispondenti a un progetto unitario, in cui ciascun volto diventa un tassello di unica grande opera che esposta in piazza assume diversi significati sociali: è un manifesto di preservazione della Memoria collettiva”. “La fotografia è il linguaggio contemporaneo dei Social Media, in cui l’artista/autore viene utilizzato anche per condividere messaggi sociali, attraverso immagini più empatiche ed efficaci di tante parole”.

Lo street artist già nel 2017 era presente a Milano con una installazione nei cantieri dell’ex Ansaldo, gigantografie di volti in primo piano, un dialogo tra ex operai e attuali operatori, per conservarne la storia e la memoria, nella nuova realtà oggi denominata Base. Nel 2021 era presente anche a Firenze, sulla facciata di Palazzo Strozzi con l’opera “La Ferita” e a Roma, sulla facciata di Palazzo Farnese dove ha sede l’Ambasciata di Francia, per porre una riflessione sui luoghi di cultura nel periodo del Covid. Realizza i suoi progetti di Arte Pubblica toccando temi attuali nelle più importanti città del mondo, come ad esempio gli interventi sui muri delle favelas di Rio de Janeiro, docufilm e preziose collaborazioni, ottenendo consensi e prestigiosi riconoscimenti internazionali.

Una parte del progetto “Inside Out” ha anche coinvolto la zona 4, quartiere Corvetto dove, sempre grazie all’ammirabile lavoro degli studenti di Brera, i muri esterni della RSA “Coniugi Ferrari” in via dei Cinquecento, il 3 febbraio,

hanno mostrato i grandi ritratti di oltre cento anziani della struttura, a voler dimostrare maggiormente l’attenzione che JR rivolge anche alle periferie e all’emarginazione.

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