A Milano, nella centralissima via Meravigli, nelle sale di Palazzo Francesco Turati, una prestigiosa mostra che evidenzia l’attenzione della città per la natura. Siamo alla decima edizione e alla 57a del concorso di fotografia indetto dal “Natural History Museum di Londra” che ha visto la partecipazione di fotografi professionisti e dilettanti di novantasei paesi. La giuria internazionale di esperti ha selezionato le foto finaliste tra circa 50.000 scatti pervenuti.
L’esposizione “Wildlife Photographer of The Year”, organizzata dall’Associazione Culturale Radicediunopercento con il patrocinio del Comune di Milano, è stata inaugurata il 30 settembre, ha attraversato tutto l’autunno con enorme successo di pubblico e resterà aperta per le festività natalizie, fino a sabato 31 dicembre 2022, con i seguenti orari: martedì, mercoledì, sabato e domenica dalle 10 alle 20; giovedì e venerdì dalle 10 alle 22 ; lunedì 26 e sabato 31 dicembre dalle 10 alle 19. Nel prezzo del biglietto sono anche incluse visite guidate, workshop e seminari con personaggi di scienza e fotografi naturalisti, come quelli tenuti da Bruno D'Amicis, Ugo Mellone, Francesco Tomasinelli, Marco Colombo, Chiara Borelli e Alex Mustard.
Sono ben 100 le fotografie esposte, scelte che raccontano il valore dell’eccellenza tecnica, della creatività, del messaggio culturale e della ricerca artistica; scatti di un occhio attento, alla scoperta della natura e degli animali che la abitano e la vivono, in perfetta armonia. Una meravigliosa esplorazione che evidenzia la fragilità di un ecosistema che va assolutamente difeso e preservato dagli attacchi distruttivi dell’inquinamento e del cambiamento climatico.
Il vincitore di Wildlife Photoggrapher of the year 2021 è il biologo francese e fotografo subacqueo Laurent Ballesta con “Creation”, ben 5 anni di appostamenti per poter assistere alla riproduzione delle cernie marmorizzate, una specie in via d’estinzione a causa della pesca intensiva; lo scatto ritrae infatti un branco di cernie che nuotano in una nuvola lattiginosa nel momento della deposizione delle uova a Fakarava, nella Polinesia francese, un momento che si può vivere solo una volta ogni anno, durante la luna piena. Il vincitore del Young Wildlife Photographer of the Year 2021 è il giovane indiano Vidyun R.Hebbar con la foto “Dome home”, l’immagine di un ragno all’interno di una fessura in un muro. I vincitori di categoria sono anche Stefano Unterthiner, con lo scatto “Head to head” (Comportamento dei mammiferi) e altri quattro fotografi italiani, Mattia Terreo (Under 10 anni) con “Littlegrebe art”, Giacomo Redaelli (15-17 anni) con “Ibex at ease”, Georg Kantioler con “Spot of bother” (Urban Wildlife), Bruno D'Amicis con “Endangered trinkets” (Fotogiornalismo).
Il percorso espositivo è organizzato in 15 sezioni: gli anfibi e i rettili, gli animali nel loro ambiente, l’arte della natura, la natura urbana, gli invertebrati, i mammiferi, gli oceani, la visione d’insieme, le piante e funghi, i ritratti animali, visioni subacquee, gli uccelli, le zone umide; sono comprese anche tre sezioni dedicate ai più giovani: fino a 10 anni, 11-14 anni e 15-17 anni. Altre sezioni importanti sono le categorie documentarie: Premio per il miglior portfolio, Premio storia fotogiornalistica, Premio portfolio astro nascente, Fotogiornalismo.
Immagini forti, intense, oniriche, seducenti, come la foto di Majed che ritrae il gorilla Kibande di quasi quarant’anni che ad occhi chiusi si gode il fresco della pioggia nella calda giornata; la bellissima tela di ragno di Vidvun, trovata esplorando un parco, all’interno della fessura di un muro, un intreccio di fili creano una cupola di difficile fuga per le prede; il comportamento degli uccelli attrae Shane Kalyn, sua è infatti l’interessante immagine dei corteggiamento dei corvi, il momento in cui due becchi neri si toccano, in contrasto con il bianco della neve. Di grande impatto visivo sono anche la foto di Adam Oswell, l’elefante che si esibisce sott’acqua nell’acquario di uno zoo, un’immagine che crea certamente perplessità circa lo sfruttamento degli animali per il turismo; le due renne delle Svalbard che combattono per il controllo dell’harem, di Stefano Unterthiner, un testa a testa seguito e osservato dall’autore fin nella più coinvolgente partecipazione; così come la foto di Angel Fitor di due maschi di ciclidi, pesci di acqua dolce, mentre combattono bocca a bocca per una conchiglia di mollusco al cui interno si nasconde una femmina, ci sono volute tre settimane di osservazione per immortalare questo momento.
Alle foto sono abbinate le didascalie e i testi che oltre a descrivere tutti i requisiti tecnici di ciascuna fotografia e i dati scientifici delle specie, raccontano anche la storia di uno scatto, la sua realizzazione e la motivazione che accompagna la ricerca.
Al bookshop è disponibile anche il catalogo della mostra, in lingua inglese, con tutte le immagini premiate, il Wildlife Photographer of the Year Portfolio 31, pubblicato dal Natural History Museum e redatto da Rosamund Kidman Cox.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.