
Arte e vino rappresentano un connubio virtuoso che vanta storie centenarie, ma anche progetti socio-culturali che meritano essere ricordati in questi giorni di Vinitaly, dimenticandoci per un attimo le ansie che arrivano da oltreoceano. Una di queste belle storie arriva dal Trentino e riguarda i “Ritratti” della Cantina La Vis che, sulla scia di una tradizione legata al territorio della Valle di Cembra e alle etichette del grande divisionista Giovanni Segantini, nei giorni scorsi ha presentato la nuova serie di Ritratti che vedono protagonista una talentuosa artista contemporanea, Margherita Paoletti. Sei dipinti per sei nuove etichette per sei vini di eccellenza - Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer, Cabernet Sauvignon, Lagrein e Pinot Nero – sono stati svelati a Milano nella bucolica cornice di Motelombroso di Alessandra Straccamore e Matteo Mazza. Sei ritratti femminili con cui l’artista intende sottolineare, anche attraverso la magia del colore, il prezioso rapporto tra uomo e natura che appartiene alla nostra grande tradizione vinicola. «Il nuovo progetto Ritratti nasce da un percorso collettivo, frutto della sinergia tra soci, agronomi ed enologi, che cooperano ogni giorno in uno scambio continuo di know-how ed esperienza – racconta Ezio Dallagiacoma, direttore tecnico ed enologo di Cantina La-Vis-. Non si tratta di un semplice cambio estetico, ma di un’evoluzione che rinnova lo spirito del passato per affrontare le sfide attuali.
Il cambiamento climatico ci spinge infatti a ripensare al lavoro in vigna e noi lo facciamo con nuovi protocolli, trasformando le difficoltà in opportunità. Tutto parte dall’ascolto, dall’osservazione e dalla capacità di comprendere la terra. Da qui nascono vini che danno voce al territorio attraverso le mani e il pensiero di chi lo coltiva».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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