Rebirth Rebuilt 1/100. Quando l'arte migliora la qualità della vita

A Milano, martedì 18 giugno 2024, nella cornice urbana del cantiere di un nuovo palazzo, arte e real estate si sono incontrate per originare un’innovativa dimensione del vivere, grazie a un progetto che rivoluziona il concetto di abitare e di abitazione, per contribuite alla rinascita del quartiere Certosa

Rebirth Rebuilt 1/100. Quando l'arte migliora la qualità della vita

A Milano, martedì 18 giugno 2024, nella cornice urbana del cantiere di un nuovo palazzo, arte e real estate si sono incontrate per originare un’innovativa dimensione del vivere, grazie a un progetto che rivoluziona il concetto di abitare e di abitazione, per contribuite alla rinascita del quartiere Certosa. Questo è stato, e sarà nelle tappe future, Rebirth Rebuilt 1/100 di DedoArt, un nuovo format che mette al centro il dialogo tra arte e mercato immobiliare. L'evento, curato da Jennifer Modigliani e Clelia Patella, ha riportato il concetto di artful living nella città meneghina, scegliendo come location il quartiere Certosa, simbolo di trasformazione urbana e nuove opportunità.

La mostra collettiva ha visto la partecipazione di artisti contemporanei di fama internazionale: QUIK, Kenny Scharf, Priest, CRASH, Waro, Salma Ouaja, Francesco De Molfetta (DEMO) e Andrea Crespi. Il dialogo che si è venuto a creare tra le loro opere e lo spazio espositivo non convenzionale, i garage di un nuovo building, ha dato risalto al concetto alla base del progetto: vivere circondati dall’arte migliora la qualità dell’esistenza. Un bisogno forse intrinseco nell’essere umano che da sempre cerca di rielaborare il mondo circostante attraverso una sua visione estetica, il cui fine è la bellezza intesa come armonia dello spirito.

RebirthRebuilt come indica il nome stesso, centra perfettamente questo intento. Esso, infatti, vuole essere un progetto di rinascita del quartiere Certosa, promuovendo innovazione, creatività e sostenibilità. L'obiettivo è valorizzare il patrimonio urbano nella sua accezione più ampia, mettendo al centro la qualità della vita attraverso il settore immobiliare, integrando arte, cultura e design, per ricreare un nuovo modello di ambiente domestico.
Come ci ha spiegato Jennifer Modigliani, la cifra 1/100 nel titolo è un numero convenzionale che richiama la tiratura limitata di opere d’arte, numerando, simbolicamente, ogni evento di questo format, dal primo al numero 100, quali appuntamenti irripetibili, poiché vedranno il coinvolgimento sempre diverso di artisti e curatori, oltre che di location d’eccezione.

“Sono entusiasta di poter firmare questo progetto che apre il mio immaginario e abbraccia il concetto di trasformazione", ha spiegato Jennifer Modigliani: , "Milano è stata la mia musa: quotidianamente posso respirare arte e design in questa città, dove le linee architettoniche s’intrecciano, creando una metamorfosi in corso d’opera, nella quale la ricerca di nuovi tipi di spazi, diventa una necessità di vivere ispirati oltre l’aspetto funzionale delle cose. Questa mostra è un invito a riflettere sul tema dell’abitare: vivere circondati di bellezza non è un lusso, ma uno stile di vita. Il quartiere Certosa, scelto come è sinonimo di opportunità e sostenibilità; qui si tracciano linee che sono in divenire, pronte a definire i contorni di un nuovo dettaglio urbano in uno scenario dove s’incontrano innovazione e tradizione. Allestire la mostra in un cantiere non è solo una scelta estetica, ma una metafora, un’affermazione di fiducia in questo cambiamento che racconta come le idee prendono forma ed ogni elemento trova il suo posto. Stimolare la nostra creatività migliora il nostro benessere e ci connette alla cultura in modo profondo. Immaginate di tornare a casa e trovare ispirazione in ogni angolo, in ogni dettaglio. Questa è la visione che vogliamo condividere: tracciare una nuova mappa di spazi e momenti che vibrino con le nostre vite.”

Il progetto, realizzato con il patrocinio della Fondazione per la ricerca scientifica Amedeo Modigliani, ha visto la co-curatela di Clelia Patella, scrittrice giornalista e curatrice d’arte contemporanea e digitale da sempre attenta agli aspetti più innovativi e visionari del settore. “L’incontro con Jennifer Modigliani è stato subito empatico, dato che condividiamo entrambe radici artistiche e immobiliari", ha aggiunto la Patella,"La storia della sua famiglia è ben nota e la sua professionalità nel campo immobiliare rispecchia la storia della mia famiglia. Oggi io mi occupo di arte, ma la mia tradizione familiare è legata al real estate, perché mio padre era costruttore e anche pittore. Le mostre che curo sono soprattutto legate agli artisti digitali, e ho voluto portare il mio contributo in questo senso. Il coinvolgimento di Andrea Crespi è avvenuto in modo naturale. Considerato uno dei giovani artisti più influenti del nostro tempo, Crespi è capace di riflette pienamente la contemporaneità sia nella scelta dei mezzi, che nell’espressione e rappresentazione attenta e precisa della vita quotidiana. La sua capacità di combinare il fisico e il digitale attraverso una firma stilistica unica lo rende perfetto in questo contesto. Abbiamo dedicato a Crespi uno spazio nell’esposizione che include tre installazioni, creando un percorso che va dal fisico al digitale, dalla materia al non materiale ed esplora le diverse dimensioni della sua opera. Oltre a due tele ha presentato una scultura, nuovo medium che utilizza per la prima volta, e un'opera digitale dedicta a un al capolavoro di Modigliani il "Nudo Rosso". Nell'utilizzo della linea, sua cifra stilistica, l'artsita richiama la tendenza del maestro alla ricerca di sintesi e semplificazione dal valore spirituale."

Il Rebirth Rebuilt 1/100 ha offerto al pubblico un'esperienza unica di arte integrata nell'ambiente domestico, seguendo la tendenza dell'artful living già consolidata negli Stati Uniti, dimostrando che la riqualificazione del territorio passa anche attraverso l’arte vissuta tutti i giorni.



Oltre alle due curatrici il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di Nemo Emanuele Cappelletti e Francesca Martire per l’organizzazione e la direzione artistica, Flavia Vago PR Management, Simone De Kunovich che firma il sound design con un dj set d’autore, Galleria Ef Arte, Arco di Donno Milano, Slide design srl, Gothacom, Più Cinque, Pasqua Vigneti e Cantine, Saraja Winery e Fever-Tree Italia.

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