La sinistra scivola sull'articolo 18. La riforma del lavoro spacca il Pd e fa salire sulle barricate i sindacati, in primis la Cgil di Susanna Camusso che non sembra disposta a sotterrare l'ascia di guerra. Non navigano in migliori acque i democratici: in un'intervista a Repubblica Walter Veltroni ha aperto alle modifiche: "bisogna evitare tabù su materie come l'articolo 18". Nel partito di Pier Luigi Bersani è scoppiato il pandemonio.
Quello del lavoro è sicuramente il fascicolo più scottante sul tavolo del Consiglio dei Ministri e Susanna Camusso, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, ammette chiaramente che la strada per un accordo col governo è molto stretta: "Dire che siamo vicini è un pò presto. È necessario che il Paese abbia un intervento sul mercato del lavoro e trovo sia necessario farlo con il contributo parti sociali, ma dire che siamo vicini è un pò presto". Una frenata brusca che, enlle aprole del segretario del sindacato, diventa un niet deciso e irremovibile: "Non si tocca è una questione di civiltà"
Un nodo molto stretto e difficile da sciogliere anche per il Pd. Le esternazioni dell'ex sindaco di Roma Walter Veltroni al quotidiano di Largo Fochetti hanno gettato i democratici nello scompiglio evidenziando, ancora di più, la spaccatura tra la "sinistra" e la "destra" del partito, tra chi vorrebbe assecondare le proposte del governo Monti e chi rimane al guinzaglio della Cgil.
Caustica la replica del responsabile economico pd Stefano Fassina che ha bollato la posizione di Veltroni come "in contrasto con la linea del Pd e in linea con le proposte del centrodestra". Grande confusione sotto il cielo della sinistra. Domani un altro round tra governo e parti sociali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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