Asili, rifiuti e imposte: Milano città economica

Il capoluogo lombardo si rivela il meno costoso di tutti per i residenti Si spende meno per trasporti, asili, rifiuti. E anche per le imposte locali

Asili, rifiuti e imposte: 
Milano città economica

Contrordine, Milano è la metropoli meno cara d’Italia. A sfatare una leggenda sono i numeri, il confronto tra la spesa per le tasse e i servizi locali in 14 grandi città. Il ministero dello Sviluppo economico e l’Ipi che hanno stilato un nuovo indice per individuare il costo di cittadinanza a carico delle famiglie svelano che tra la più economica, Milano con 2.754 euro all’anno (senza contare le imposte locali, 3.185 euro con le tasse) e l’ultima in classifica che è Cagliari 3.564 euro (che salgono a 4.140 se si aggiungono Ici e Irpef) corrono 975 euro. La media è di 2.981 euro (3.620 con le imposte), e se si guarda solo alla spesa per i servizi non se la passano bene a Palermo (3.149 euro all’anno), a Firenze (3.122) a Genova (3.108) o Torino (3.037). Anche vivere a Roma costa 195 euro in più che all’ombra della Madonnina.
Nel il Costo della cittadinanza l’analisi parte dalla considerazione che le famiglie, per una parte dei beni e servizi che consumano, sono costrette a servirsi quasi esclusivamente da fornitori locali. É certamente vero per diversi servizi pubblici essenziali come i trasporti locali, l’assistenza sanitaria di prossimità, l’asilo nido, la raccolta dei rifiuti e la fornitura di gas, acqua ed elettricità. Il radicamento «territoriale» si estende anche a voci come i taxi. La scelta per mettere a confronto le 14 metropoli è caduta su asili nido comunali, raccolta rifiuti, Ici prima casa e addizionali Irpef, servizi sanitari regolati dalla Regione, acqua e fognature, trasporti pubblici locali compresi i taxi, gas ed elettricità. La domanda è: quanto spenderebbe la stessa famiglia con identici consumi nelle differenti località? E la famiglia di riferimento è quella di due adulti con un figlio con meno di 4 anni che frequenta l’asilo per 11 mesi, abita in casa di proprietà di 80 metri quadri, possiede 36mila euro annui di reddito. Standard anche le altre voci (acquista ad esempio 48 biglietti di corsa semplice e 10 abbonamenti mensili per la rete di trasporti urbana, viaggia 5 volte l’anno in taxi con corse di 15 minuti ciascuna). Da un confronto esatto quindi, esce vincente Milano con l’8% in meno della media delle aree osservate. I servizi idrici evidenziano fortissime differenze di costo: incidono, infatti, per appena 103 euro a Milano (quasi il 60% in meno della media) e per 431 euro a Firenze (66% in più della media). Per le addizionali comunali e l’Irpef si passa dal contributo nullo a Milano e Venezia ai 288 euro a Trieste e Messina.

Va detto che pur essendo quindi la città complessivamente meno cara nel 2009, segna invece costi tra i più alti per i servizi sanitari (due impegnative per analisi costano 92 euro contro i 72 di Roma o Napoli), i trasporti urbani (72 euro) e i taxi. Prezzi relativamente contenuti rispetto alle altre città per il mensile dei trasporti, l’energia e la raccolta rifiuti.

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