Asl Rm/D Al Grassi posti letto insufficienti, al Di Liegro inutilizzati

A Ostia il pronto soccorso del Grassi è sull’orlo del collasso. Ieri come oggi la situazione non migliora. Non poteva che essere così dopo i tagli ai reparti, ai letti di degenza e agli ambulatori, soprattutto in caso epidemia influenzale. E questi sono i giorni vicini all’apice della diffusione del virus. Le conseguenze? Posti letto insufficienti, richieste di ricovero a valanga e pazienti febbricitanti “parcheggiati” per ore sulle barelle nei corridoi. Certo è che i 27 posti letto in più, peraltro tagliati con l’ultima disposizione del commissario Marrazzo, avrebbero potuto alleviare l’affanno di più di qualche paziente. E invece no. Si rimane sdraiati sulla lettiga in un reparto d’emergenza dove i servizi igienici sono insufficienti per tutti e un letto diventa un miraggio. A volerli cercare, con un po’ di buona volontà, altri letti ci sarebbero, sebbene in un’altra struttura. «La situazione riguardante l’ospedale di Ostia sta assumendo ora dopo ora toni sempre più drammatici. Siamo giunti alla totale paralisi del presidio ospedaliero. Ieri le cronache riferivano di situazioni al limite dell’isteria, ma poi scopriamo che - spiegano i due consiglieri di FI-PdL Vincenzo Maria Saraceni (vicepresidente della commissione Sanità della Pisana) e Massimiliano Maselli (membro della stessa) - nella stessa Asl Rm/D, c’è un altro presidio ospedaliero: il Policlinico Di Liegro, in convenzione. Nel quale ci sono invece il 50 per cento dei posti letto non occupati, circa 100, che potrebbero essere utilizzati per trasferire i pazienti del Grassi. La dimostrazione lampante di come spesso si tratti di cattiva gestione delle risorse piuttosto che di carenza di strutture. Se oltre ai tagli e alla chiusura degli ospedali si operasse anche una razionalizzazione delle risorse esistenti, episodi di malasanità come questo potrebbero essere evitati. Invitiamo pertanto i vertici aziendali della Asl a provvedere immediatamente a sanare una situazione allo stesso tempo ridicola e drammatica». Da precisare che non ci sarebbe alcuna concorrenza sleale tra servizio pubblico e servizio convenzionato, visto che i medici che operano nelle due strutture sono dipendenti dell’Asl Rm/D. Solo il personale non medico è dipendente dell’azienda convenzionata. Ecco i dettagli delle presenze al Di Liegro: a oggi sono liberi 76 posti letto per i casi cosiddetti acuti, ossia le emergenze, e altri 28 per la riabilitazione e l’eventuale convalescenza per un totale di 104. Quanto alla diagnostica? Anche questi reparti potrebbero fornire un valido aiuto alla diagnostica del Grassi. Negli ultimi giorni ne viene utilizzata solo il 20 per cento delle potenzialità per la Tac e Rmn. Esami spesso basilari nelle emergenze per l’individuazione di lesioni e traumi. «Emergenze che fin troppo spesso vengono trascurate - taglia corto Saraceni -. Questo è un campo sul quale la programmazione sta ferma da tempo quando invece servirebbe una riorganizzazione dei reparti di terapia intensiva e sub-intensiva».

Intanto per stamani è previsto un sit-in di protesta dinanzi al Grassi contro i tagli di personale voluti da Marrazzo. La protesta, alle 11, è stata promossa dal gruppo An-Pdl del Litorale con i consiglieri di Fiumicino De Vecchis e Gonnelli nonché municipali di Ostia Rasi, Pannacci e dal consigliere regionale Pietro Di Paolo.

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